CATANZARO – Quella che lascia al suo successore è “una provincia unita, capace di non avere dentro il suo perimetro scontri istituzionali, che ha saputo valorizzare il Capoluogo di Regione, in più occasioni difeso e sostenuto, ma senza penalizzare il resto del territorio che è stato attenzionato attraverso una presenza e un ascolto costante, senza distinzione di colore politico”. Il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, porta al termine il suo mandato istituzionale lasciando un Ente sano, solido, che ha garantito i servizi, la sicurezza di strade e scuole, il pagamento degli stipendi ai dipendenti, proiettando la credibilità della Provincia di Catanzaro a livello nazionale come esempio di buona amministrazione. Il Partito democratico della Calabria ha voluto dare merito pubblicamente al presidente Bruno dell’impegno, della passione e dello spirito di sacrificio con cui ha lavorato e portato a casa risultati importanti, facendo della Provincia un punto di riferimento istituzionale e amministrativo, in questi “quattro anni di buon governo in cui protagonisti sono stati i territori”, nel corso di una iniziativa pubblica che si è tenuta questa mattina nella Sala Conferenze “Giuditta Levato” del Museo Storico Militare, nel cuore del Parco della Biodiversità Mediterranea. Tanti i sindaci, gli amministratori, i rappresentanti del mondo associativo e della cultura, dell’Università, comitati di cittadini come “La Strada che non c’è” guidata da Domenico Mazza, presenti assieme ai dirigenti e ai militanti democrat, candidati e consiglieri provinciali uscenti, per tirare le somme di una straordinaria esperienza prima di tutto umana. Una iniziativa, questa, fortemente voluta dal senatore Ernesto Magorno, organizzata assieme al coordinatore della segreteria regionale Giovanni Puccio, al segretario provinciale del Pd di Catanzaro, Gianluca Cuda, e al presidente dell’assemblea provinciale Michele Drosi, alla presenza tra gli altri dell’assessore regionale al Lavoro Angela Robbe e del candidato del centrosinistra alla Presidenza della Provincia di Catanzaro, il sindaco di Soverato Ernesto Alecci. “Sono stato davvero onorato di essere stato candidato alla Presidenza della Provincia – ha esordito infatti Alecci – davanti a me c’è una strada che è stata tracciata con grande attenzione, senso di responsabilità e grande competenza: che è la strada che ha stracciato il presidente Enzo Bruno. La Provincia di Catanzaro è senza ombra di dubbio, e sfido chiunque a smentire, un esempio a livello nazionale. Inviterei chiunque a percorrere le strade del Crotonese o del Vibonese, per rendersi conto delle difficoltà che ci sono, e lo dico da sindaco della città di Soverato, dove insistono molti edifici scolastici di competenza provinciale, e non si è registrato un solo sciopero: una testimonianza di efficienza riconosciuta”.
Giovanni Puccio ha parlato della “generosità e della disponibilità” di Enzo Bruno che “ha aperto porte e finestre a tutto il territorio, guardando anche al futuro in maniera lungimirante ad una prospettiva di Ara vasta nel senso di una valorizzazione dell’area centrale della Calabria. In un momento di grande confusione politico-amministrativa avere una istituzione come al Provincia di Catanzaro guidata da Enzo è motivo di orgoglio per il Pd”. Un “grazie” al presidente Bruno arriva con un sentito messaggio scritto dal deputato Antonio Viscomi, impegnato da Milano, e dell’assessore Robbe che da Bruno era stata scelta, prima che da Oliverio, quale presidente della commissione provinciale Pari opportunità. “Con il suo operato, Enzo Bruno ha dimostrato che le Province servono. Penso che il passaggio di testimone ad Ernesto sarebbe la cosa più giusta per festeggiare ringraziarti delle cose che hai fatto – ha affermato l’assessore Robbe – e per continuare a fare quello che, grazie a te, abbiamo dimostrato di saper fare”. Il segretario Cuda ha ripercorso le tappe che hanno portato alla candidatura di Bruno alla presidenza della Provincia “strappata” dopo vent’anni alla guida del centrodestra. “Un governo, quello della destra che non lasciava spazio e non dava risposte a quei Comuni di colore avverso – ha detto ancora – Enzo invece ha aperto le porte a tutti, è stato il presidente di tutto il territorio, attirandosi anche delle critiche per questo, prima di tutto dal suo partito”. Una “differenza sostanziale” rispetto a quella delle con precedenti esperienze, ha rimarcato anche Drosi. “Bruno ha sviluppato un’attività su tutta la provincia mentre prima l’Ente era Catanzarocentrico, mentre provincia di Catanzaro non significa un solo un comune questo profilo dobbiamo continuare a garantire. Se non mettiamo mano in maniera idonea al sistema delle autonomie locali, e qui mi appello al senatore Magorno, vanificheremo un patrimonio di buona amministrazione che abbiamo garantito”.
L’INTERVENTO DEL SENATORE ERNESTO MAGORNO. “L’azione di Enzo Bruno alla guida della Provincia di Catanzaro ha prodotto sul territorio molte ricadute positive, lascerà un’eredità importante al prossimo presidente che ci auguriamo possa essere Ernesto Alecci – ha affermato Ernesto Magorno -. Sebbene sia in corso il forum nazionale del partito dedicato al programma, ho scelto di essere a Catanzaro per testimoniare il giusto valore che occorre dare ai propri territori. Enzo Bruno – ha detto il senatore Magorno – è un amministratore capace e molto attento, che in questi anni si è speso per far fronte ai bisogni e alle esigenze delle diverse comunità. La sua esperienza per il Pd rappresenta un punto di valore, che non deve andare disperso. Oggi siamo qui per mettere il punto a un’esperienza, sicuri che da domani Enzo Bruno continuerà in altre vesti a dare il suo contributo. Ecco perché ho chiesto a Bruno e a tutto il partito provinciale un aiuto nell’imminente organizzazione di un seminario di approfondimento promosso dal gruppo Pd del Senato sulla manovra finanziaria nazionale, che il prossimo 10 novembre si svolgerà a Catanzaro alla presenza di Luciano D’Alfonso, capogruppo Pd nella commissione Bilancio di palazzo Madama. Si tratterà di un evento aperto alle riflessioni di tutti, a partire dai soggetti che operano sul territorio e vivranno sulla propria pelle gli effetti, a nostro giudizio negativi, delle scelte compiute dal Governo”.
LE CONCLUSIONI DI ENZO BRUNO. “In questi quattro anni, difficili quanto entusiasmanti, in cui ci siamo trovati ad affrontare problematiche e criticità dovute anche al caos organizzativo e finanziario determinato dalla legge di riforma degli Enti Locali, la famosa Delrio che deve essere riformata al più presto – ha esordito Enzo Bruno, non senza commozione ringraziando Magorno – abbiamo messo in campo una visione di amministrazione radicata sulla presenza e l’ascolto dei territori. Siamo stati accanto ai sindaci e dalla parte dei cittadini ai quali abbiamo assicurato qualità dei servizi: ci siamo occupati della sicurezza delle nostre comunità perché le funzioni principali assegnate alle Province, che restano ente di prossimità e anello fondamentale della catena della sussidiarietà. Il difficile momento di transizione, segnato da un vuoto normativo e dalla carenza di risorse non ci ha impedito insomma di essere protagonisti di una nuova stagione amministrativa”. Il presidente Bruno ha ricordato, tra gli altri aspetti positivi della sua gestione, l’impegno a riprendere una serie di opere infrastrutturali incompiute volte proprio ad evitare l’isolamento dei centri più interni: dalla Strada del Medio Savuto, che vede in queste ore l’affidamento dell’appalto per altri cinque chilometri di tracciato dopo il tratto aperto al traffico nel 2016; la ripresa dei lavori della Strada provinciale Case-Grimaldi Catanzaro Lido-Germaneto, il cui principale viadotto è stato intitolato al giovane operaio morto sul cantiere nel 2011, Stefano Guarascio, e che sarà aperta al traffico entro la fine dell’anno; e ancora il Viadotto Guardavalle-Guardavalle Scalo, ripreso dopo vent’anni; l’affidamento della progettazione per la realizzazione dell’ammodernamento della Sp 25, per la cui realizzazione sono stati investiti dieci milioni di euro. “Sono alcuni degli esempi dello sforzo notevole che abbiamo assicurato per intercettare finanziamenti da impegnare per la viabilità provinciale – ha detto ancora Bruno – assieme ad un’attenta progettazione per la messa in sicurezza dei 36 edifici scolastici di nostra competenza. Siamo in uno dei Parchi più belli d’Italia: per mantenerlo vitale e fruibile abbiamo fatto sforzi notevoli, mettendo in campo rapporti importanti. Come è stato per il rilancio della rete museale: grazie ad una collaborazione sinergica con la Fondazione Guglielmo il Museo Marca non solo è rimasto aperto, ma ha raggiunto importanti traguardi, e proprio nei giorni scorsi abbiamo firmato una convenzione per la riqualificazione del palazzo, per 550 mila euro”. Il presidente Bruno, che ricorda anche il proprio operato di rappresentante delle Province calabresi all’Upi nazionale, cita ancora il funzionamento degli impianti sportivi, la tutela delle fasce più debole con il mantenimento del servizio di trasporto ai disabili nonostante la competenza non sia più della Provincia, il buon rapporto con l’Università, i progetti di formazione e orientamento, l’avvio delle attività del Centro di ricerca e servizi avanzati e l’innovazione rurale, CRISEA, e molto altro ancora: “c’è un’idea di Provincia che va al di là di quello che aveva pensato Delrio, la realtà di un Ente che non può essere smantellato dopo duecento anni di storia, ad esserne penalizzato ne sarebbe il territorio. La conclusione naturale di questa fase sarebbe il passaggio di testimone al sindaco di Soverato, Ernesto Alecci – ha concluso – che può raccogliere questa eredità fatta di un lavoro umile e costante a contatto con i territori. Sono sicuro che darebbe continuità al buon lavoro che abbiamo fatto”.