CATANZARO – Utilizzano lo strumento della dissacrazione e dell’ironia per cercare di instillare nel pubblico il dubbio della ragione sui temi dell’integrazione, dei conflitti, della precarietà sociale e dei diritti. Si legge Fa. R.M (Fabbrica dei Racconti e della Memoria) si ascoltano Fiamma Negri e Giusi Salis, due straordinarie attrici chenel 2016 danno vita all’associazione di cui fanno parte anche Caterina Zaccaria e Desy Pistonami Whipped World per raccontare toccando le corde delle emozioni che “chi subisce le violenze di guerre e conflitti di qualsiasi natura non è solo profugo, immigrato, povero, è una persona con progetti, desideri, affetti, emozioni, diritti”. E quale migliore occasione per far conoscere questa importante realtà culturale dell’inaugurazione dell’edizione 2018 di “Settembre al Parco” – la manifestazione realizzata dall’Amministrazione provinciale di Catanzaro, guidata dal presidente Enzo bruno, che si avvale sostegno economico della Regione con i fondi destinati ad interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali e per la qualificazione e il rafforzamento dell’attuale offerta culturale annualità 2018 – che ha scelto aprire il cartellone con convegno-dibattito sul tema “Storie migranti. Solidarietà e accoglienza, valori calabresi”. Nel corso del confronto, alla presenza dell’ospite d’onore della serata, il sindaco di Riace Domenico Lucano, che ha animato il dibattito moderato dal co-direttore di Famiglia Cristiana, Luciano Regolo, arricchito dai contributi del presidente della Regione Maio Oliverio, del direttore del Corriere della Calabria, Paolo Pollichieni e dal presidente dell’associazione Gutenberg, Dino Vitale, Fiamma Negri e Giusi Salis hanno impreziosito la partecipata discussione con dei quadri tratte dallo spettacolo che portano in giro per l’Italia, introdotte dal direttore del Parco, nonché dirigente della Provincia, Rosetta Alberto. “La guerra può diventare banale, la quotidianità può dipanarsi in mezzo all’inferno: gioie, dolori, allegria, amore – spiegano -. Dalle nostre case eventi lontani perdono complessità e si riducono a percezioni: invasione, lavoro rubato, pericolo, degrado, poverini, solidarietà, ci sono anche “quelli bravi”. Mettere in scena una carta geografica, farla parlare attraverso diversi punti di vista, capire come, nel mondo, la realtà sia filtrata da sguardi e culture, come gli effetti vengano confusi con le cause, a volte per sbaglio a volte per scelta”. Chi ruba il lavoro a chi? Quale è casa nostra e quale casa loro? E quello che acquistiamo dove e con quali costi umani viene prodotto? Si riflette ridendo in “un’operazione di gentile ma costante scalfittura teatrale che sembra riuscire a graffiare il muso nero della peggiore politica nostrana”, per scriverla come Left, la rivista che sostiene il progetto di Fa. R. M. La giornata inaugurale di “Settembre al Parco” si completa con il primo dei concerti – ad ingresso libero e completamente gratuito organizzati dalla Esse Emme Musica del promoter Maurizio Senese – l’esibizione dell’Orchestra di Piazza Vittorio, aperta dal musicista senegalese Boto Cissokho, depositario della tradizione della kora, strumento della cultura mandinka dell’Africa occidentale. In scena una fusione di culture e tradizioni, memorie, sonorità antiche e nuove, strumenti sconosciuti, melodie universali, voci dal mondo. Musicisti che provengono da dieci paesi e parlano nove lingue diverse. Insieme, trasformano le loro variegate radici e culture in una lingua singola, la musica. Questa è l’Orchestra di Piazza Vittorio che ha scelto Catanzaro per raccontare in musica una lunga battaglia per libertà e diritti. Nata nel 2002, l’Orchestra di Piazza Vittorio è sostenuta da artisti, intellettuali e operatori culturali che hanno voluto valorizzare la Piazza del rione Esquilino di Roma, dove gli italiani sono una minoranza etnica. L’Orchestra rappresenta una realtà unica, composta da eccellenti musicisti provenienti da tutto il mondo. Basta guardarli tutti insieme, sul palco, per comprendere quanto possano felicemente rap- presentare. Un messaggio di fratellanza e di pace, efficace e potentissimo. L’Orchestra promuove la ricerca e l’integrazione di repertori musicali diversi con la scommessa di dare vita ad un nuovo “suono del mondo”, attraverso la fantasia creativa dei suoi musicisti. E stasera – alle 21.30 – tocca agli Avion Travel con il loro ultimo lavoro musicale intitolato Privé. Erano quindici anni che la band vincitrice del Festival di Sanremo nel 2000 con Sentimento non pubblicava un disco di inediti, ovvero dalla pubblicazione nel 2003 di Poco mossi gli altri bacini. Dopo anni di separazione in cui ognuno dei membri della band ha seguito progetti paralleli, nel 2014 gli Avion Travel sono tornati assieme per la serie di concerti del Retour.