Saranno celebrati oggi a Squillace i 300 anni della realizzazione del Santuario della Madonna del Ponte, che risale, appunto, al 1724. Si trova ai piedi del colle su cui sorge il borgo, nella valle solcata dal torrente Ghetterello. Si racconta che proprio in quest’area, nel mese di maggio del 1723, una donna venne liberata dal demonio. Aiutata da alcuni passanti, dopo essere caduta a terra moribonda per via di un forte malessere, la donna confidò ai soccorritori di essere stata liberata dal male grazie all’intercessione della Madonna, dipinta su un vecchio muro collocato nei paraggi. Fu così che i presenti, ritrovata l’immagine della Vergine Santissima, disposero il dipinto sull’altare maggiore della chiesa fatta costruire proprio in quella zona. L’affresco raffigura la “Madonna Galaktotrophousa” o Madonna che allatta. La Madre di Cristo è infatti intenta ad allattare suo figlio tenuto in braccio. Anche sulla campana della chiesa è impressa l’immagine di Maria mentre offre il suo seno al piccolo Gesù per essere nutrito. Il terremoto del 1783 causò importanti danneggiamenti alla chiesa della Madonna del Ponte. Furono necessari nel tempo diversi lavori di restauro per restituire alla struttura decoro e dignità. Nel 1922 monsignor Roncalli, eletto successivamente papa con il nome di Giovanni XXIII, visitò la chiesa in occasione di un suo passaggio nella comunità di Squillace. Dopo gli importanti restauri curati da don Domenico Cirillo, allora rettore del Santuario, nel 2022 è spettato all’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace mons. Claudio Maniago benedire il nuovo altare, l’ambone e il fonte battesimale di marmo di Carrara. Il programma di stasera prevede i saluti di padre Piero Puglisi, rettore del Santuario; di Enzo Zofrea, sindaco di Squillace; e di don Enzo Iezzi, parroco di Squillace. Gli interventi saranno di Alfredo Ruga, archeologo della Soprintendenza Abap province Catanzaro-Crotone, su “Brevi cenni storici sul Santuario”; di Francesco Cuteri, archeologo e docente all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, su “Galaktotrophousa e Virgo Lactans: un simbolo della divina maternità fra Oriente e Occidente”; di Elena Di Fede, docente Accademia Belle Arti, su “La Madonna che allatta di Squillace e le attestazioni della sacra immagine in Calabria”; e di Antonella Aletta, docente di filosofia e storia, su “Un ponte per l’invisibile”. Concluderà l’incontro l’arcivescovo Maniago. L’evento sarà animato dalla corale Stella Maris di Squillace Lido e dalla Schola cantorum Santa Cecilia di Squillace.
Carmela Commodaro