Gli ospiti del centro di accoglienza Sai “Catanzaro Minori” di Squillace, minori stranieri non accompagnati di diverse nazionalità, hanno incontrato alcuni rappresentanti dell’associazione nazionale vigili del fuoco, Sezione provinciale di Catanzaro. L’incontro è iniziato con una lezione teorico-pratica sulla sicurezza, durante il quale i volontari hanno illustrato, attraverso la proiezione di slide interattive, i vari pericoli che si possono presentare all’interno delle abitazioni ed anche fuori nel vivere quotidiano. I ragazzi, coinvolti e attenti, hanno interagito e commentato le molteplici situazioni proposte, come ad esempio i comportamenti da attuare in caso di terremoto, di incendio ed eventuali contatti con sostanze tossiche. Gli esperti, dopo aver preso visione della planimetria della struttura, hanno spiegato al gruppo dei ragazzi la segnaletica di sicurezza e le procedure dei comportamenti da seguire in caso di emergenza, come le indicazioni sui punti di fuga, le uscite d’emergenza, l’importanza degli estintori. All’esterno sono stati posizionati i mezzi dei vigili del fuoco di Catanzaro (camion con l’autopompa e la macchina con autopompa), mentre i componenti della squadra hanno effettuato la dimostrazione di come si interviene in caso di emergenza. Gli ospiti, in particolare, hanno avuto modo di conoscere tutte le attrezzature presenti sui mezzi e utilizzare la pompa dell’acqua simulando un ipotetico intervento dei vigili del fuoco. L’interattività dell’incontro ha consentito ai ragazzi di ricevere informazioni e competenze di base sulla sicurezza; ciò ha rappresentato un forte stimolo per i beneficiari del progetto Sai Catanzaro Minori. A fine incontro, alcuni ragazzi hanno manifestato l’interesse di svolgere attività di volontariato nell’associazione nazionale vigili del fuoco. L’entusiasmo ed il grande interesse dimostrato e messo in campo da entrambe le parti consolida ancora una volta un’enorme capacità di fare rete e di creare sinergie tra il terzo settore e le associazioni presenti sul territorio.
Carmela Commodaro