Quattro professioniste latinoamericane in rappresentanza di altrettanti enti provenienti da Paraguay, Messico, Argentina e Repubblica Dominicana, protagoniste del progetto Habilitas, hanno vissuto un’esperienza indimenticabile a Squillace. Accompagnate dal segretario provinciale della Confartigianato Catanzaro Raffaele Mostaccioli, sono state accolte dal presidente del Consiglio comunale Claudio Panaia, dall’assessore alle attività produttive Francesca Caristo e dall’assessore al turismo Natascia Mellace, comprendendo l’importanza che la città attribuisce alla sua ricca storia e alle sue tradizioni artigianali, in particolare alla lavorazione della ceramica. Il progetto Habilitas, promosso dall’Iila (Istituto italo-atinoamericano) in partenariato con la Confartigianato Imprese, mira a rafforzare le competenze delle piccole e medie imprese latinoamericane ed instaurare rapporti di collaborazione e partenariato fra le imprese italiane e il Sud America anche in prospettive di aperture di nuovi mercati. A Squillace, le professioniste hanno avuto modo di approfondire le tecniche di lavorazione della ceramica, un’arte che ha reso famosa la città in tutto il mondo. Il presidente Panaia, con i due assessori, ha illustrato la storia prestigiosa della ceramica squillacese, sottolineando l’importanza economica che ha rivestito per secoli. Ha anche evidenziato le sfide che il settore sta affrontando oggi, tra cui la concorrenza della produzione industriale a basso costo, la difficoltà nel trovare nuovi mercati e la mancanza di giovani che vogliano apprendere questo antico mestiere. Secondo Panaia, nonostante le difficoltà, comunque, gli artigiani squillacesi non si arrendono. Durante la visita ai laboratori artigianali, le professioniste hanno avuto la possibilità di osservare da vicino e apprezzare la maestria degli artigiani, che riescono a coniugare le antiche tecniche con l’innovazione, creando pezzi unici e contemporanei. In particolare la professionista del Paraguay ha chiesto di verificare se esiste la possibilità di organizzare una formazione per far conoscere ai ceramisti paraguayani i metodi di lavorazione utilizzati a Squillace. E’ emersa, inoltre, la necessità di trovare nuovi sbocchi commerciali e di valorizzare ulteriormente la produzione locale. Un altro momento significativo della visita è stata la scoperta del Castello di Squillace. Questa imponente fortificazione, situata su una collina che domina la città, è un simbolo del passato glorioso di Squillace. Le professioniste hanno esplorato le antiche sale e i cortili, immaginando la vita che si svolgeva al suo interno. Particolarmente affascinante è risultata la vista panoramica sulla costa calabrese, che si estende a perdita d’occhio. Le quattro rappresentanti sudamericane hanno valutato l’esperienza a Squillace molto produttiva ed interessante, prendendo atto delle sfide che il settore ceramico deve affrontare per sopravvivere e prosperare. Tutti d’accordo sul fatto che è fondamentale che le istituzioni locali, le associazioni di categoria e gli stessi artigiani lavorino insieme per trovare soluzioni innovative, promuovere la ceramica squillacese a livello nazionale e internazionale e incentivare le nuove generazioni a continuare questa antica tradizione. È stato i particolarmente apprezzato il lavoro svolto in questa direzione dalla Confartigianato che, partecipando a questi progetti, crea i presupposti per future collaborazioni e sviluppo delle imprese artigiane. Carmela Commodaro