È passato un mese dalla tragica scomparsa di Assunta Migliazza, di 43 anni, in seguito al gravissimo incidente accaduto il 1° novembre allo svincolo di Squillace della nuova statale 106 ionica. Una morte che ha suscitato tanta tristezza dovunque, ma soprattutto ha fatto cadere nello sgomento due comunità, quella di Girifalco, di cui era originaria, e quella di Amaroni, dove viveva con il marito Carmelo Lanzellotti e le figlie Barbara, Caterina e Maria Grazia, di 18, 16 e 10 anni. Domenica 1 dicembre, alle ore 11, nella chiesa di Santa Barbara sarà celebrata una messa in suffragio nel trigesimo della sua scomparsa. Ad Amaroni, Assunta viene ricordata come una donna allegra, altruista, perché faceva molta beneficenza. In famiglia sapeva organizzare ogni momento di festa e di convivialità con i suoi gustosi piatti, che preparava sempre in quantità maggiore per portarne ad altre persone. Era anche una donna molto religiosa. Una donna speciale, la definisce il parroco don Roberto Corapi, «che il Signore Gesù ha mandato sulla terra con una mission speciale: fare della propria vita un dono per gli altri. Tanta era la carità che faceva, tanto l’amore che ci metteva nel fare le cose. La definisco “l’amica di Dio”, fedele e scrupolosa. Esempio e testimonianza non soltanto per la propria famiglia, ma anche per gli altri». La morte di Assunta ha bloccato il cuore delle sue figlie, lasciando un dolore indescrivibile, come ha voluto sottolineare Barbara, la figlia maggiore, promettendo che darà lei la forza a tutti per andare avanti, per le sorelline e per il papà. La comunità di Amaroni e tutti quelli che l’hanno conosciuta la ricorderanno ancora una volta domenica nella celebrazione in suffragio della sua anima benedetta.
Carmela Commodaro

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