I lavori sull’ex ospedale “San Biagio” procedono a rilento e il recente Atto n. 360 del 20/11/2024 non offre garanzie
Il Movimento “Radici e Ali” di Chiaravalle Centrale esprime “forte preoccupazione” per i ritardi che caratterizzano la realizzazione della Casa della Salute, prevista presso l’ex ospedale “San Biagio”. A destare ulteriori perplessità è “l’assenza di qualsiasi riferimento a tale struttura nel recente Atto n. 360 del 20 novembre 2024, documento cruciale per la riorganizzazione della rete ospedaliera della Regione Calabria. Nonostante il decreto recepisca le indicazioni del Decreto Ministeriale 70/2015, la Casa della Salute di Chiaravalle non viene menzionata, alimentando dubbi sul suo futuro”.
Secondo il Movimento, “il silenzio delle istituzioni locali sulla situazione dell’opera è inaccettabile”. Le domande restano senza risposta: “Quali sono le tempistiche previste? A che punto sono i lavori? Esistono ostacoli nei finanziamenti? Domande legittime che il sindaco Domenico Donato, in qualità anche di dipendente dell’Asp di Catanzaro, dovrebbe essere in grado di chiarire” sottolineano i membri del gruppo.
“La posizione del sindaco dovrebbe facilitare un dialogo diretto con la direzione aziendale, eppure tutto tace. È arrivato il momento di informare chiaramente i cittadini su cosa stia accadendo e di fare luce su eventuali problemi burocratici o politici che ostacolano l’opera” dichiarano dal Movimento.
La Casa della Salute rappresenta per la comunità un’infrastruttura cruciale, pensata per migliorare l’accesso alle cure sanitarie sul territorio, soprattutto per anziani e soggetti fragili. Tuttavia, il suo destino sembra sospeso, mentre il documento regionale si concentra su altri progetti di riorganizzazione senza riservare alcuna attenzione al San Biagio. Per “Radici e Ali”, questa “mancanza di considerazione istituzionale mina la fiducia dei cittadini”.
Il Movimento conclude il suo intervento sottolineando l’importanza del coinvolgimento delle giovani generazioni nell’impegno politico. Con l’adesione di studenti e lavoratori fuori sede, “Radici e Ali” si propone di trasformare la delusione in energia propositiva, chiedendo un cambio di passo non solo nelle opere pubbliche, ma anche nella partecipazione attiva della comunità.
“Il futuro del nostro paese passa attraverso progetti fondamentali come la Casa della Salute e attraverso l’impegno collettivo per un cambiamento reale”, affermano i membri del gruppo, promettendo di continuare a monitorare la situazione e a sollecitare risposte concrete.