Manca ormai poco per “Una domenica speciale. Music in the city”, la grande festa conclusiva del XXI Festival d’autunno: il 3 novembre la rassegna ideata e diretta da Antonietta Santacroce chiuderà l’edizione 2024 con una nuova formula: alle 11 nel Complesso monumentale San Giovanni ci sarà per la prima volta in città “Aperitivo in concerto”. Con biglietto unico da 15€, ci saranno l’aperitivo e il concerto della cantautrice Januaria. Talento da vendere, voce grintosa e verve rock, vincitrice dell’ultima edizione del talent “Next generation” del Festival d’autunno, ospite anche di format come SanremoLab e la fortunata trasmissione televisiva “Amici”. Januaria proporrà un coinvolgente percorso tra i suoi brani e quelli del panorama cantautorale italiano opportunamente reinterpretati. In serata, alle 21 al Teatro Politeama, grande chiusura con un appuntamento da non perdere per tutti gli amanti della musica, della poesia e delle emozioni, con il ritorno al Festival, in esclusiva regionale, di Irene Grandi, una delle voci più iconiche della musica italiana. Artista poliedrica, la cui musica spazia dal pop al rock, fino alla musica d’autore, Irene Grandi ha scelto Catanzaro per il suo nuovo tour che celebra il trentennale della sua carriera, “Fiera di me”, titolo del suo ultimo brano, un inno alla completa accettazione di sé stessi con tutti i propri difetti e pregi. Il concerto però sarà soprattutto l’occasione per ripercorrere la sua carriera che ha attraversato diversi generi musicali, dal pop- rock al jazz, al blues, ed è stata costellata da canzoni di successo, collaborazioni, ricerca musicale e un’energia unica. Un concerto che integra i tanti e preziosi frammenti del suo passato, fotografando quello che artisticamente la rappresenta adesso e proiettandola verso un futuro ricco di progetti. In scaletta, insieme ai nuovi brani “Fiera di me” e “Universo”, ci saranno “Prima di partire per un lungo viaggio”, “La tua ragazza sempre”, “Se mi vuoi”, “Bruci la città”, “Sono come tu mi vuoi”, “Motivo maledetto”, “In vacanza da una vita”, “Bum Bum”, “La cometa di Halley” e “Lasciala andare”. Non poteva esserci migliore conclusione per il Festival d’autunno! Con il suo stile unico e la sua straordinaria capacità di coinvolgere il pubblico, Irene Grandi regalerà ancora a Catanzaro una serata indimenticabile: la sua voce potente e la sua presenza scenica che la rendono un’interprete straordinaria, capace di emozionare il pubblico a ogni nota.

Sul palco del Teatro Politeama, Irene Grandi sarà accompagnata da Pippo Guarnera all’organo Hammond, Max Frignani alla chitarra, Piero Spitilli al basso elettrico, Fabrizio Morganti alla batteria, Marco Galeone alla batteria, Titta Nesti, corista e polistrumentista.

Il nuovo tour celebra il trentennale di una carriera in cui Irene Grandi ha sperimentato e ha saputo sempre  reinventarsi. Chi è Irene Grandi oggi e chi era 30 anni fa? Cosa è cambiato in lei?

«Trent’anni fa ero una ragazza piena di entusiasmo, voglia di scoprire e fare musica senza fermarmi mai. Oggi sono ancora quella Irene, ma con molta più consapevolezza. In questi anni, la musica è stata la mia compagna di viaggio, mi ha portata a esplorare tanti mondi diversi e a collaborare con artisti straordinari. Sono passata dal pop-rock alla musica più introspettiva e sperimentale. Quello che è cambiato, oltre alla maturità artistica, è la mia visione del mondo e della vita. Oggi sento il bisogno di trasmettere un messaggio di autenticità e di accettazione, come in “Fiera di me”, che è un invito a essere orgogliosi di chi siamo, con le nostre forze e le nostre fragilità».

Cosa è cambiato nel campo della musica? Come sarebbe oggi una Irene Grandi emergente?

«È cambiato molto, direi. In passato la discografia consentiva di investire su un artista dandogli il tempo di esprimersi; se ci credevano almeno tre dischi te li concedevano. Oggi è tutto molto più veloce, forse troppo. I ragazzi vengono spinti a far uscire un singolo dopo l’altro, frammentando un racconto di sé che fatica ad affermarsi e che in passato veniva racchiuso in un disco dove spesso c’era un filo narrativo comune. Emergere oggi è forse anche più difficile di prima, con la mastodontica quantità di musica che viene sfornata ogni settimana, e non tutta di qualità».

Lei è già stata ospite del Festival  d’autunno, a Catanzaro, e oggi ci ritorna con la seconda data del nuovo tour. Che ricordi ha della città e dei catanzaresi?

«Catanzaro è una città accogliente e il pubblico calabrese ha un calore unico. Ogni volta che sono stata qui ho sentito un’affinità speciale con la gente: un affetto sincero che mi ha fatto sentire subito a casa. Tornare al Teatro Politeama è un po’ come ritrovare vecchi amici, ed è per me una gioia poter condividere un momento così importante della mia carriera con loro».

Cosa deve aspettarsi il pubblico che verrà a vederla al Teatro Politeama?

«Quello che porterò al Teatro Politeama è uno spettacolo molto intimo, ma al tempo stesso potente. Fiera di Me è un tour che attraversa tutte le tappe della mia carriera, dai brani più amati come In vacanza da una vita o Prima di partire per un lungo viaggio, fino a brani inediti e recenti. Sarà un percorso tra le emozioni e le storie che ho vissuto, per condividere con il pubblico ogni sfumatura di questi trent’anni. Aspettatevi un concerto pieno di energia, ma anche momenti di introspezione. Vorrei che ognuno possa ritrovare un pezzo di sé nella mia musica».

 In attesa di vedere Irene Grandi al Teatro Politeama ricordiamo che è ancora in corso il programma di Napul’è del XXI Festival d’autunno – sostenuto da Regione Calabria/Calabria Straordinaria; Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia; Comune di Catanzaro, Fondazione Carical, oltre che da vari Enti privati – che proporrà oggi il concerto del duo napoletano Ebbanesis, Viviana Cangiano e Serena Pisa al museo Marca alle ore 19. Protagonista sarà “la canzone napoletana 4.0” una interpretazione più contemporanea delle canzoni più famose alternate a hit internazionali, come “Bohemian Rapsody” dei Queen e “Billie Jean” di Michael Jackson e tante altre, reinventate in lingua napoletana. Un concerto unico e originale che proietta la musica napoletana nel futuro ed è arricchito anche dalla verve e simpatia del duo, fenomeno web con milioni di follower.

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