Si tiene domani venerdì 18 ottobre con inizio alle 14,30 all’Auditorium universitario della Magna Graecia di Catanzaro l’evento celebrativo dei 50 anni di attività di Unindustria Calabria. Anniversario importante, costruito intorno a un traguardo temporale ragguardevole per ogni realtà associativa e che assume particolare significato per il valore propositivo che l’Unione degli industriali delle province calabresi ha voluto conferirgli, nell’inoltro degli inviti svolti e delle personalità che li hanno accettati, nei temi delle relazioni e dei panel predisposti a contributo, persino nella scelta della location, quasi a volere sottolineare l’approccio innovativo e programmaticamente avanzato impresso dalla presidenza retta da Aldo Ferrara dal 2020. L’evento cade in un momento particolarmente significativo per la vita interna alla rappresentanza industriale italiana a poche settimane dall’Assemblea nazionale di Confindustria e a poche ore dall’approvazione in Consiglio dei ministri della legge di bilancio 2025, probabilmente una delle più elaborate e discusse degli ultimi anni. Ci si attende, pertanto, considerata la presenza del presidente nazionale di Confindustria Emanuele Orsini e del presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto, un’analisi della manovra economica anche nei riflessi che può comportare sull’economia regionale in merito alla continuità e consistenza degli investimenti auspicati. Quando Unindustria Calabria esordì, nel 1974, Emanuele Orsini era appena nato, al vertice di Confindustria sedeva il presidente della Fiat Gianni Agnelli, “l’ultimo re d’Italia”, come talvolta veniva appellato. Oggi, da presidente degli industriali italiani Orsini non lesina critiche al ceo di Stellantis Tavares e alla sua richiesta di ulteriori incentivi. Per dire come le sudditanze passano e i tempi cambiano, pur nell’apparente stabilità della cornice formale. Così come è cambiata nel tempo la postura degli industriali calabresi nella sostanziale permanenza di alcuni nodi economici e politici di fondo, imperniati allora, e in parte ancora, sulla costante dipendenza dalle risorse pubbliche nazionali, regionali e ora europee e sulla conseguente regolazione politica. Oggi però l’approccio è di gran lunga più propositivo, frutto di analisi stringenti elaborati su dati certi e sistematicamente organizzati che hanno trovato adeguata sintesi in “Agenda Calabria”, più propriamente “La Strategia della crescita – Sfide e prospettive di sviluppo della Calabria”, il robusto documento che dal 2023 segna ogni interlocuzione degli industriali con la politica regionale e nazionale, mettendo anche a nudo difetti e difficoltà dell’impresa calabrese nella più generale debolezza infrastrutturale e sociale ma indicando con decisione i punti di forza cui fare leva e gli assi strategici su cui intervenire. Come ha detto il presidente Ferrara nel presentare l’evento: “Il modello ‘Agenda Calabria’ ha dato e continua a dare frutti importanti ed è per questo che intendiamo proseguire in questa direzione: l’evento è la prosecuzione naturale di un percorso che va affermandosi come best practice nazionale, un percorso in cui crediamo fermamente e in cui siamo felici di aver coinvolto con entusiasmo parti sociali, istituzioni e i vertici di Confindustria. Il programma della giornata celebrativa è articolato, scandito nei diversi momenti istituzionali, di studio e di discussione. Dopo i saluti del sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, del presidente della Provincia Amedeo Mormile, del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso e del rettore dell’Università Magna Graecia Giovani Cuda, spazio alla relazione introduttiva del presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara. Seguiranno i due panel di approfondimento moderati dalla giornalista Giorgia Rombolà.
Il primo “La politica strategica per la crescita”, concluso con l’intervista al vicepresidente nazionale di Confindustria con delega al Mezzogiorno Natale Mazzuca, è un focus sulla capacità amministrativa, su investimenti e su internazionalizzazione. Ne prendono parte: Giuseppe Romano, coordinatore della Struttura di missione della Zes unica e presidente Fincalabra; Rosario Varì, assessore regionale alle Attività produttive; Rocco Colacchio e Domenico Vecchio, rispettivamente presidenti delle articolazioni territoriali di Confindustria Vibo Valentia e Reggio Calabria. Il secondo panel “Le condizioni di contesto per lo sviluppo” dedicato a infrastrutture capitale umano e legalità vede gli interventi di Giovan Battista Perciaccante, vicepresidente nazionale Ance e presidente di Confindustria Cosenza; Mario Spanò, presidente Confindustria Crotone; Francesco Delzio, direttore del Master in Relazioni istituzionali, Lobby e Human Capital della Luiss Business School; Giovanni Calabrese, assessore regionale alle Politiche per il Lavoro e al Turismo. La conclusione del panel è affidata a Wanda Ferro, sottosegretario al Ministero dell’Interno. Di seguito, spazio all’intervista con presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto. Le attese conclusioni saranno di Emanuele Orsini, presidente nazionale di Confindustria, alla sua prima visita in Calabria dopo la sua elezione (maggio 2024) alla guida dell’associazione degli industriali italiani.