Contrarietà alla realizzazione del parco eolico offshore “Enotria” nel Golfo di Squillace. La esprime la Giunta comunale di Squillace, guidata dal sindaco Enzo Zofrea. La relativa determina approvata dall’amministrazione parla anche della decisione di coinvolgere la cittadinanza in un processo di consultazione e partecipazione pubblica per valutare le conseguenze del progetto e dare voce alle preoccupazioni della comunità locale. Il progetto “Enotria”, promosso dalla società Acciona Energia Global Italia S.r.l., prevede la costruzione di un parco eolico offshore composto da 37 aerogeneratori nel Golfo di Squillace, a circa 23 chilometri dalla costa di Punta Stilo, con una potenza complessiva di 555 megawatt. Il progetto ha sollevato un forte dissenso pubblico, espresso chiaramente dai cittadini di Squillace e dei comuni limitrofi, preoccupati per gli effetti irreversibili che esso potrebbe avere sulla bellezza del territorio, principale risorsa economica e culturale della comunità. «Il nostro mare e le nostre coste – affermano Zofrea e assessori – non sono solo spazi fisici da sfruttare, ma rappresentano un patrimonio collettivo di inestimabile valore ambientale, storico e paesaggistico, tutelato dalla Costituzione e il loro sacrificio a favore di un progetto industriale di tale portata costituisce una violazione dei principi di giustizia ambientale e sociale. Il territorio del Golfo di Squillace, e in particolare quello di Squillace, è noto per le sue bellezze naturali e archeologiche, che rappresentano il fulcro di uno sviluppo turistico sostenibile e integrato, e la costruzione di 37 pale coliche di 355 metri di altezza risulterebbe devastante per l’immagine stessa del nostro paesaggio». La Giunta squillacese evidenzia anche il dissenso espresso dalla cittadinanza, dalle associazioni culturali e ambientaliste, ed in generale da tutta la società civile, che «non è frutto di una resistenza al progresso, ma di una profonda preoccupazione per il futuro del nostro territorio, che rischia di essere trasformato in una mera zona di sfruttamento industriale, a discapito della comunità locale». Secondo gli amministratori squillacesi, il progetto coinvolge il territorio e le aree costiere limitrofe, e potrebbe comportare significativi impatti ambientali, paesaggistici ed economici sul Comune di Squillace e sui comuni vicini, tra cui: impatto sul paesaggio (l’altezza delle turbine e la loro visibilità dalla costa potrebbero alterare irrimediabilmente il paesaggio naturale dei Golfo di Squillace, che costituisce una risorsa essenziale per il turismo locale e per la qualità della vita dei residenti); danni all’ecosistema marino (il Golfo di Squillace ospita un delicato ecosistema marino, che potrebbe essere compromesso dalla costruzione e dall’operatività delle turbine eoliche, oltre che dalla posa dei cavidotti marini necessari per il trasporto dell’energia); impatto socio-economico (il turismo costiere, fondamentale per l’economia del nostro territorio, potrebbe risentire negativamente della trasformazione del paesaggio marino. La presenza delle turbine e delle infrastrutture connesse potrebbe scoraggiare la fruizione turistica delle spiagge e delle aree marine, compromettendo lo sviluppo economico di Squillace delle zone limitrofe); precedente di altri comuni (Calatuzaro, Botricello, Cropani e Stalettì hanno espresso la loro contrarietà a progetti simili, evidenziando in sede di deliberazione i rischi connessi alla realizzazione di parchi eolici off-shore nelle loro aree territoriali e rivendicando il diritto di preservare il proprio patrimonio naturale e storico); tutela del patrimonio culturale e ambientale (il territorio di Squillace e delle aree limitrofe è caratterizzato da un alto valore storico, archeologico e naturalistico, riconosciuto anche a livello nazionale). Per il Comune di Squillace, il progetto non prevede alcuna ricaduta economica significativa per le comunità locali e non garantisce la creazione di nuovi posti di lavoro stabili o benefici diretti per la cittadinanza di Squillace; potrebbe, invece, aumentare il rischio di speculazione e sfruttamento del nostro territorio da parte di soggetti esterni, senza un adeguato coinvolgimento delle comunità locali. La delibera della Giunta di Squillace è stata trasmessa al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, alla Regione Calabria, alla Provincia di Catanzaro, alla Capitaneria di Porto competente e a tutti i Comuni limitrofi interessati dal progetto.
Carmela Commodaro

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