La desertificazione delle aree interne è una realtà sempre più concreta, secondo uno studio dell’associazione culturale “Calabria Jonio-Tirreno” basato su modelli di intelligenza artificiale.
Un drastico e continuo calo della popolazione si prospetta per i comuni delle Preserre catanzaresi. È quanto emerge da un esperimento demografico svolto dall’associazione culturale “Calabria Jonio-Tirreno”, che ha utilizzato modelli di intelligenza artificiale per elaborare dati consolidati degli ultimi 40 anni e proiettare il futuro demografico della regione, adattando diverse variabili di riferimento. L’analisi ha preso in esame nove comuni, tra cui Chiaravalle Centrale, Argusto, Gagliato, San Vito sullo Ionio, Cenadi, Olivadi, Centrache, Cardinale e Torre di Ruggiero, prevedendo una perdita complessiva di quasi il 30% degli abitanti nei prossimi trent’anni. Secondo le proiezioni, si stima che la popolazione totale di questi comuni calerà del 27,14% entro il 2054, evidenziando un fenomeno di desertificazione incessante delle aree interne. Lo studio, che ha impiegato l’intelligenza artificiale per analizzare trend storici e proiettare scenari futuri, rivela una situazione allarmante per il territorio calabrese. Il rischio è che questi piccoli comuni diventino paesi fantasma, se non si interviene con politiche mirate per contrastare questa tendenza. L’associazione Calabria Jonio-Tirreno lancia un appello urgente alle istituzioni regionali e alle comunità locali per affrontare questo fenomeno: “È il tema dei temi, e non possiamo più permetterci di ignorarlo. Ovviamente il nostro studio non ha rilevanza scientifica o accademica, ma è fortemente indicativo, essendo frutto di calcoli rielaborati da ChatGPT-4 basati su tendenze demografiche reali degli ultimi 40 anni”. Il modello IA utilizzato per formulare una proiezione demografica sui comuni della provincia di Catanzaro, come Chiaravalle Centrale, Argusto, Gagliato, San Vito sullo Ionio, Cenadi, Olivadi, Centrache, Cardinale e Torre di Ruggiero, dal 2024 al 2054, ha considerato diversi fattori demografici e socioeconomici. Questa analisi ipotetica ha utilizzato il tasso di crescita o decrescita registrato storicamente come guida principale. ChatGPT-4 ha ipotizzato un tasso medio di decrescita dell’1.5% all’anno, come “valore ragionevole” basato sui trend osservati in molte aree rurali del Sud Italia. Tra le tendenze evidenziate dal modello vi sono: l’emigrazione, dove molte persone, specialmente giovani, si trasferiscono in altre regioni o all’estero in cerca di lavoro e opportunità migliori; l’invecchiamento della popolazione, combinato con bassi tassi di natalità, che contribuisce a un declino naturale della popolazione; il declino economico, che, con la mancanza di sviluppo economico e opportunità lavorative locali, incoraggia l’esodo della popolazione.