Pochi giorni fa, all’interno del suggestivo Castello di Squillace, è stata un successo la presentazione del libro “Sole e pioggia. Amore e speranza ai tempi delle leggi razziali” di Francesca Noemi Pia Carello, socio-antropologa già attiva nel campo culturale e letterario da alcuni anni, sia con la pubblicazione di poesie, romanzi e articoli sia con la partecipazione attiva a eventi e manifestazioni culturali. La rassegna all’interno della quale è stato presentato il libro è la V Edizione letteraria e teatrale “Alla corte dei Borgia”, organizzata con la collaborazione della Presidenza del Consiglio Regionale della Calabria, l’Assessorato al Turismo del Comune di Squillace e le associazioni I giardini di Hera, Associazione Culturale Musicale Zefiro e Associazione Castellense. L’opera della dott.ssa Carello, un romanzo storico e di formazione, è stata sviscerata dall’autrice nel corso della serata, dinanzi a una folta e attenta platea, con l’ausilio della giornalista Carmela Commodaro e del professore e giornalista Massimiliano Lepera, i quali si sono immersi in un intreccio di domande inerenti sia al periodo trattato sia all’attualità. All’interno del romanzo infatti si affrontano, dal punto di vista di alcuni personaggi, in particolare i due protagonisti Sara e Primo, i tristi eventi storici inerenti agli anni della seconda guerra mondiale, ricchi di orribili rivolgimenti soprattutto dal punto di vista etico e umano. Le leggi razziali hanno creato un orribile mostro nella storia dell’umanità e hanno falcidiato e distrutto intere famiglie e generazioni. In particolare, l’occhio sempre molto attento ed esperto dell’autrice ha analizzato dal punto di vista sociale, antropologico, culturale e umano questi eventi, ponendo al centro ciò che, purtroppo, a quei tempi, ma anche in quelli attuali, viene meno: l’essere umano in tutte le sue sfumature. Il dialogo è stato molto proficuo e formativo e ha dimostrato come ogni opera culturale sia attuale e spinga ed esorti alla riflessione, consci che molti temi e problemi siano molto importanti tuttora e solamente grazie all’apporto di scrittori, autori e artisti si possa continuare a porre l’attenzione dovuta allo status quo, sperando che in futuro ci siano aspettative migliori di quelle attuali e che parole come discriminazione, sudditanza, razzismo, omofobia e disagio sociale possano essere realmente comprese, nella prevalenza della vera e propria integrazione sociale.

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