Festa dell’Emigrante, ad Amaroni. Festa dell’accoglienza e dell’integrazione, occasione per ritrovarsi con i tanti amaronesi residenti all’estero che fanno ritorno nella cittadina, in occasione delle vacanze estive. Una ricorrenza che si ripete da undici anni nel segno dell’identità e dell’appartenenza, dove il sentimento dominante continua ad essere il ritorno, ai luoghi, alle persone, alla memoria, anche se nel tempo l’emigrazione ha assunto caratteristiche differenti, diventando spesso un’opportunità. Un’occasione anche per ricordare chi non c’è più, chi ha contribuito allo sviluppo sociale ed economico dei paesi ospitanti; si raccontano le tante belle storie di integrazione e di successo degli amaronesi all’estero. Radici che si ritrovano ovunque: nel culto di Santa Barbara a cui gli amaronesi all’estero offrono in devozione il cero nel corso della solenne messa, nell’ abbraccio affettuoso scambiato per le strade, nella presenza di tanti giovani discendenti alla ricerca della loro storia familiare e personale, nei progetti socio educativi portati avanti dalle associazioni che curano il gemellaggio tra Amaroni e la comunità elvetica di Risch, di cui quest’anno ricorre il XXI anniversario, che ha dotato gli alunni della scuola dell’infanzia di una “bibliotechina”, una piccola libreria arricchita di testi donata dal Comitato per il gemellaggio che opera in Svizzera “Amici di Amaroni” nell’ambito dell’iniziativa promossa dalla Giunti Editori “Aiutaci a crescere. Regalaci un libro”. Radici anche nel segno della musica italiana, l’indicatore culturale per eccellenza dell’identità nazionale, con lo spettacolo organizzato dall’amministrazione comunale nell’area dell’anfiteatro Nicholas Green. Un vero e proprio viaggio emozionale la performance musicale di Beppe Ferrante (Al Bano tribute) che ha ripercorso la carriera artistica del cantante pugliese con potenza vocale e bravuratali da lasciare il pubblico presente senza fiato. Non sono mancati gli omaggi ad altri artisti, icone dell’italianità nel mondo, con l’esecuzione di brani patrimonio dell’identitànazionale: Caruso e l’Italiano, degli indimenticabili Lucio Dalla e Toto Cutugno. La manifestazioneè stata realizzata da Amaroni – Comune delle Radici- all’interno della programmazione del 2024 – Anno delle Radici Italiane nel Mondo- finanziata da Unione Europea -Next Generation EU- attraverso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale.
Carmela Commodaro