Grazie alla generosa ospitalità di Santina Belvedere, il Centro Studi Theotokos ha inanellato un nuovo successo culturale: una splendida serata all’insegna della disquisizione tra accademici sulla bellissima piazzetta di Pizzo nella serata di giovedì 18 luglio. Un vero e proprio caffè letterario all’aperto dedicato al rapporto tra il sacro e il potere, tra Durkheim, Eliade e le Chiese. Oltre al saluto del sindaco di Pizzo, Sergio Pititto, e di Santina Belvedere, donna amante della cultura, si sono registrati gli interventi di Francesco Crapanzano, dell’Unime, dello storico locale Domenico Pacifico, di Anna Rotundo e Martino Michele Battaglia, fondatori del Centro Studi Theotokos, e di Giuseppe Rando, già ordinario di Letteratura italiana al Dipartimento Civiltà Antiche e Moderne dell’Università di Messina. Dopo un intermezzo musicale di chitarra classica e chitarra jazz con il maestro Veronica Russo, sulle note di “Sons de Carrilhões”, la coordinatrice Anna Rotundo ha aperto i lavori parlando dell’ineffabilità del sacro e di come il sacro che, come scrisse Mircea Eliade, “fonda ontologicamente il mondo”, non possa essere imbrigliato nelle maglie di qualsiasi potere che lo volesse gestire. Crapanzano poi ha fatto una breve carrellata sul rapporto tra il sacro e il potere, partendo da Sant Simon e Auguste Comte per giungere a Durkheim e alla sua visione del sacro nell’ambito della concezione del potere e del rapporto che muta nel tempo attraverso l’alternanza tra sacro e profano nel contesto filosofico nella storia europea. Pacifico ha sottolineato il rapporto tra i beni culturali e la Chiesa, spesso committente di opere d’arte, che ha la responsabilità di gestire la maggior parte dei beni artistici in Italia. Rando, dal canto suo, ha sciorinato una serie di interessanti aneddoti sul rapporto tra il sacro e il potere soffermandosi sulla figura e le opere di Ernesto Balducci e sul cambiamento all’interno della Chiesa cattolica con l’avvento al soglio pontificio di Papa Giovanni XXIII. Le conclusioni sono state affidate a Martino Michele Battaglia, direttore del Centro Studi Theotokos e membro dell’Academia Reale di Cordoba e dell’Academia Andaluza de la Historia. Battaglia ha portato i saluti del professore Pelaez e di Ramón de la Campa Carmona che ha dedicato sulla stampa spagnola un bellissimo articolo relativo al primo caffè letterario svoltosi a Pizzo nel 2016. Ha poi ripercorso le tappe di un itinerario di ricerca che da Frazer a Durkheim pone in evidenza l’analisi delle forme elementari della vita religiosa. «Non c’è religione – ha affermato Battaglia – se non vi sono uomini spirituali, se non vi sono sacrifici, riti propiziatori e altre cose simili, essendo il mondo caratterizzato dai due grandi domini: sacro e profano». Il “Centro Studi Theotokos”, fondato da Martino Michele Battaglia e Anna Rotundo, è un progetto culturale, internazionale e itinerante, un percorso che si gloria di studiare la profondità e la bellezza dei fenomeni religiosi con l’apporto di tutte le scienze umane, attraverso la presenza di accademici prestigiosi, e una particolare valorizzazione del protagonismo delle donne. È una costola del Centro Internacional de Estudios sobre Religiosidad Popular: Semana Santa (Università di Valladolid – Spagna), diretto dal prof. Jose’ Luis Alonso Ponga, antropologo museale di fama mondiale. Anna Rotundo, saggista e coordinatrice del Centro Theotokos, si occupa di studi teologici inerenti il ruolo delle donne nella Chiesa. Martino Battaglia, direttore del suddetto Centro Studi, è autore di diversi volumi di filosofia e antropologia.
Carmela Commodaro

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