Accolta la tesi dell’Avv. Gaetano Mancuso dell’ufficio vertenze della UST CISL MAGNA GRECIA.

CATANZARO – – La CISL Magna Grecia realizza nelle aule di giustizia una grande affermazione per il riconoscimento del diritto alla stabilità occupazionale dei lavoratori che operano nel settore dei servizi oggetto di appalti pubblici. Si tratta di dipendenti che, in occasione degli avvicendamenti delle imprese nella gestione del servizio, vivono in condizioni di grande incertezza e tanto per le numerose decisioni che hanno -di fatto- trasformato il diritto all’applicazione delle clausole sociali in una mera aspettativa. In nome della libertà di organizzazione aziendale, si è arrivati sino al punto di riconoscere alle imprese aggiudicatarie la facoltà di decidere se assumere il personale in servizio presso la ditta cessante e a quali condizioni. In questo contesto certamente non favorevole, l’ufficio vertenze della CISL, coordinato da Fortunato Lo Papa, è riuscito a fare breccia utilizzando la leva della natura cogente del CCNL per la chiara disposizione contenuta nell’art. 11 D.Lgs 36/2023 in forza del quale “al personale impiegato nei servizi oggetto di appalto pubblico va applicato il CCNL in vigore per il settore e per la zona nella quale si eseguono le prestazioni di lavoro e quello il cui ambito di applicazione sia connesso con l’attività oggetto dell’appalto” La tesi sostenuta dall’Avv. Gaetano Mancuso ed accolta dal Tribunale di Catanzaro sostanzialmente si fonda su solide argomentazioni: il contratto collettivo che un imprenditore ha sottoscritto rappresenta senz’altro un aspetto, certo non secondario, della sua organizzazione aziendale, dato che esso contiene le condizioni alle quali egli ha scelto di impiegare il personale alle sue dipendenze, e per inciso, di sopportare i relativi costi; in tale prospettiva, “la clausola sociale contenuta nel CCNL sottoscritto dal concorrente di una gara pubblica, anche contenente un vincolo non elastico di assorbimento del personale, è espressione delle facoltà organizzative dell’imprenditore, così superando i profili di bilanciamento con le libertà economiche di cui all’art. 41 Cost. Grazie alla tenacia dell’Ufficio Vertenze della CISL, i lavoratori del centro di Giustizia Minorile hanno ottenuto, in via d’urgenza, il diritto a permanere in servizio fino alla data di effettiva scadenza del contratto di appalto nonché anche per il tempo di eventuali future proroghe del medesimo contratto di appalto. E i dipendenti presso le società operanti per conto del Comune di Badolato, quello ad essere assunti dall’impresa che – per effetto di un affidamento diretto che, dagli iniziali 15 giorni, è destinato a protrarsi sino al 31 agosto 2024 – attualmente gestisce il servizio raccolta rifiuti. A tali lavoratori, con ordinanza del 16 giugno scorso, il Tribunale di Catanzaro ha riconosciuto il diritto ad essere “considerati come dipendenti della medesima società dalla predetta data ai fini della clausola sociale prevista dalla contrattazione collettiva e dei correlativi obblighi di comunicazione posti a carico dell’impresa uscente per consentire alle imprese che intendono partecipare alla gara (per l’aggiudicazione dell’appalto pubblico) la corretta valutazione dei costi economici necessari e, quindi, la formulazione dell’offerta ritenuta più idonea”. Grande soddisfazione è stata espressa dal segretario dell’UST CISL Magna Grecia, Daniele Gualtieri, per l’efficace azione di tutela dei propri iscritti.

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