Tra i comuni italiani beneficiari di un contributo pubblico per la promozione del turismo delle radici c’è anche Squillace. Il finanziamento giunge dal Ministero degli Esteri e riguarda un’offerta turistica dedicata agli italiani all’estero e agli italo-discendenti desiderosi di riconnettersi con le proprie origini. Il Comune di Squillace è da anni impegnato nel filone del recupero delle identità: a tale scopo è stata istituita la manifestazione Squillace-Day nelle cui quattro edizioni, finora realizzate, sono stati riportati alla luce e celebrati fatti, luoghi e persone del passato. Notevole è stata, inoltre, l’azione portata avanti dall’assessore alla programmazione e turismo Franco Caccia, sociologo, per lo sviluppo di conoscenze ed il potenziamento delle relazioni organizzative. Rientrano in questa strategia il convegno tenuto la scorsa estate nel castello normanno dal titolo “Turismo delle radici e delle emozioni per lo sviluppo partecipato del territorio”, a cui hanno preso parte docenti universitari, esperti della comunicazione e della storia di Squillace e dintorni; e la partecipazione alla borsa sul turismo delle radici, tenuta a Matera nello scorso mese di novembre, in cui lo stesso assessore Franco Caccia ha portato i progetti turistici di Squillace in alcuni seminari dell’importante meeting internazionale. Il progetto del Comune di Squillace, approvato dal Ministero, riporta un titolo assai suggestivo, “Il bello delle origini, alla ricerca di memorie e di legami”, e si propone di realizzare una variegata tipologia di interventi. Il progetto prevede, infatti, l’attivazione di uno spazio interattivo, sia fisico che digitale, all’interno del quale svolgere le attività necessarie ai lavori ed alle riunioni operative dei “Laboratori delle Radici” con cui promuovere la conoscenza delle tradizioni, della cultura, della storia e del dialetto delle comunità locali. In particolare, sono previste attività di raccolta foto d’epoca e di storie di vita degli squillacesi emigrati all’estero. Verrà curata la ricerca genealogica delle famiglie interessate a scoprire conoscenze sulle proprie origini, con il supporto di personale comunale dedicato. Saranno censite e contattate le attività aziendali in grado di offrire lavoro ai giovani italo-discendenti interessati, nei periodi di vacanza, a fare un’esperienza lavorativa nella propria terra di origine o di quella dei propri parenti. Verrà, quindi, creato un sito web dedicato il quale, in stretta collaborazione con l’ufficio tecnico comunale, conterrà una sezione dedicata alla possibilità di investimento strategico o immobiliare sul territorio da parte dei viaggiatori delle radici grazie a un censimento da parte del Comune di tutti gli edifici e locazioni che risultano allo stato abbandonati o non in uso. Molto ricca l’attività di ricerca. Con il supporto storico del Centro Studi Prima Italia costituito a Squillace nel 2021, allo scopo di favorire la divulgazione delle radici storico-culturali della Calabria, ci si occuperà di raccogliere informazioni relative alle feste storiche calabresi ed agli eventi distintivi di una terra così ricca di storia e tradizioni. Verrà costituito un comitato di accoglienza a cui parteciperanno anche le principali associazioni impegnate nel settore della promozione turistica e degli spettacoli. Nell’ambito del progetto è, inoltre, previsto il rafforzamento delle relazioni con le comunità di squillacesi all’estero tra cui quelle in cui quella in opera Giuseppe Mungo, squillacese emigrato in Francia negli ’50 con cui l’amministrazione comunale ha condiviso di recente il progetto “Cammino dell’emigrante”, e con lo squillacese Pino Vallone, presidente della Comunità Acib (associazione culturale italiana della “Broye – Svizzera). «L’opportunità offerta dal ministero degli esteri – afferma l’assessore alla programmazione e turismo Caccia – ci permetterà di ampliare le nostre conoscenze e le nostre relazioni e soprattutto ci consentirà di arricchire la nostra comunità con le emozioni dei nostri emigrati e dei loro discendenti».
Carmela Commodaro

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