Con la mobilità in Valencia, una delle città più dinamiche sulla costa orientale della Spagna, l’I.T.T. Malafarina di Soverato, diretto dal professor Candelieri, ha offerto ad un team di sei docenti un’ulteriore occasione per conoscere un contesto lavorativo internazionale e acquisire nuove competenze nell’ambito dell’Accreditamento Vet Inapp.
Dopo un corso accelerato di lingua spagnola che ha visto le docenti Sandra Macrina, Francesca Migliarese e Caterina Gatto e i loro colleghi Enzo Carito, Giuseppe Donato ed Alex Cistaro, impegnati per otto ore consecutive presso un’accademia del posto, è seguito un momento di incontro, conoscenza e confronto con i docenti della scuola ospitante, al fine di valutare le analogie e le differenze tra il sistema scolastico spagnolo e quello italiano con particolare riferimento all’istruzione professionale. Di fatto, in Spagna la formazione in alternanza a livello di istruzione secondaria superiore è prevista solamente per il settore della Formación Profesional Especifica de grado medio organizzata in diversi cicli formativi, corrispondenti a 22 settori professionali, costituiti da moduli di apprendimento teorico e da un periodo di formazione pratica obbligatoria. Le varie Comunità Autonome hanno adottato la normativa nazionale e hanno definito i programmi di studio disponibili nella loro area di competenza. Gli istituti scolastici devono quindi elaborare programmi attraverso la stesura del progetto curricolare e della programmazione annuale. Questi documenti includono gli obiettivi, i contenuti, i criteri di valutazione e la metodologia che rispecchiano le caratteristiche degli studenti e le opportunità formative dell’area in cui si trovano. Tutto ciò è stato constatato dal team dei docenti italiani durante le giornate impegnative che li hanno visti intervistare, ciascuno per la propria disciplina di insegnamento, staff e studenti che frequentano l’Institute CID Campeador e l’IES 25 d’Abril. I docenti hanno avuto, anche, la possibilità di immergersi nella vivace cultura spagnola e valenciana, godendo del clima, della cucina e delle attrazioni. Spettacolare è stata la visita all’Oceanogràfic di Valencia, il più grande acquario oceanografico d’Europa e una delle principali attrazioni turistiche della città, situato all’interno della Città delle Arti e delle Scienze e, meravigliosa è stata l’esibizione dei delfini dal vivo. I docenti hanno, inoltre, assistito ad uno spettacolo di flamenco, considerato Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO, in una tipica taberna flamenca, dove dei ballerini professionisti hanno iniziato a muoversi con maestria, accompagnati da chitarre e canti appassionati. “È stato davvero emozionante vedere dal vivo la forza e l’espressività del flamenco”, ha commentato Caterina Gatto, “I movimenti dei ballerini, le vibrazioni della chitarra e la potenza delle voci hanno letteralmente catturato la nostra attenzione.” Il team di docenti del Malafarina è da pochi giorni rientrato in Italia, soddisfatto per aver arricchito il proprio percorso professionale e per aver potuto collaborare con colleghi Valenciani con i quali sono state avviate nuove sinergie e proposte di futuri progetti.