Si è concluso ad Amaroni, con l’ultima uscita della classe quinta della Primaria, il progetto didattico che l’Archeoclub locale ha redatto per l’istituto comprensivo di Squillace e che ha visto attivamente coinvolti i bambini delle classi terza, quarta e quinta di Squillace e Amaroni e delle classi quarta e quinta di Vallefiorita. Il 4 maggio scorso, alla presenza dei bambini e dei docenti, nella sala consiliare del Comune di Amaroni, si è svolta la cerimonia di consegna degli attestati. Nell’introdurre la serata, il vicesindaco Teresa Lagrotteria ha detto che il progetto è interessante e bisogna dare più disponibilità all’Archeoclub per far conoscere le nostre radici; mentre la vicepreside Daniela Rizzo ha affermato che il progetto ha entusiasmato i bambini e i docenti e che anche loro hanno scoperto delle meraviglie che non conoscevano. Per le altre insegnanti «è stata un’esperienza molto interessante per i bambini che sono stati molto entusiasti e il presidente dell’Archeoclub Lorenzo Satanassi ha saputo coinvolgerli: la cosa bella è che hanno toccato con mano e, dunque, sono venuti a conoscenza di cose che loro vivono tutti i giorni, ma che però danno per scontato. I bambini hanno raccontato con voglia e con entusiasmo la visita alla chiesa parrocchiale di Amaroni e Vallefiorita e il merito e la bravura è soprattutto di Satanassi che con la sua professionalità ha saputo coinvolgerli e stimolarli». Durante il suo intervento il presidente dell’Archeoclub d’ Italia, sede di Amaroni, ha salutato tutti i presenti alla cerimonia, ringraziando in modo particolare il dirigente scolastico prof. Alessandro Carè e tutto il personale docente per avere sostenuto il progetto di storia locale redatto dall’associazione per le scuole primarie, la Pro loco di Squillace e i parroci di Vallefiorita don Salvatore Gallelli e di Amaroni don Roberto Corapi e la famiglia di Antonio Olivadoti di Amaroni per la preziosa collaborazione. Il presidente ha detto che è stata un’esperienza bella ed entusiasmante e gli alunni si sono dimostrati molto attenti ed interessati durante le lezioni in classe e nelle uscite sul territorio. Lo scopo del progetto è stato quello di far conoscere agli alunni, attraverso la storia e la visita ai monumenti, i luoghi in cui vivono, e di promuovere lo studio della storia locale, allo scopo di potenziare il senso di identità sociale dei bambini e la loro appartenenza ad uno stesso territorio. Valorizzare i beni culturali locali per rendere significativo il legame tra il presente e il passato e contribuire alla formazione civica dei futuri cittadini. «In classe – sottolinea Satanassi – abbiamo parlato di archeologia, di stratigrafia, di scavi archeologici. I luoghi che i bambini hanno visitato sono: Squillace, il castello, dove hanno ascoltato la spiegazione su tutta la storia del luogo; l’antico forno delle ceramiche di Ideart; la cattedrale; i ruderi del monastero di Santa Chiara; a Squillace abbiamo parlato anche di Cassiodoro; a Vallefiorita hanno visitato la chiesa e un vecchio frantoio, scoprendo come si faceva l’olio e il vino; la casa di Paolo Emilio Bilotti; ad Amaroni, la fontana vecchia detta degli innamorati; il museo privato della famiglia Olivadoti; la chiesa parrocchiale; la vecchia campana chiamata campana della scuola. Sia a Vallefiorita che ad Amaroni abbiamo parlato anche delle miniere e i bambini sono stati informati che durante l’estate faremo con loro simulazione di scavo archeologico e realizzeremo i cartelloni didattici per le miniere. È stato inoltre spiegato ai bambini che durante l’estate si farà lezione di scavo simulato e che anche nel corso del prossimo anno scolastico qualora il progetto verrà approvato faranno in classe lezione di scavo». Satanassi ha, infine, reso noto di avere ricevuto comunicazione ufficiale da parte dell’associazione Cammino Basiliano sull’avvio della procedura di valutazione per l’inserimento del paese di Amaroni nell’itinerario Cammino Basiliano.
Carmela Commodaro