Dichiarazione dei consiglieri del Gruppo centrodestra alla Provincia di Catanzaro, Antonio Montuoro, Andrea Amendola e Giacomo Muraca:
“Solo grazie all’intervento dell’opposizione nell’ultima seduta del Consiglio provinciale è stato possibile stoppare la pratica relativa all’acquisto di un immobile adibito ad uso scolastico nel Comune di Chiaravalle la cui proposta inserita all’ordine del giorno è stata ritirata per ulteriori approfondimenti. Il consigliere Antonio Montuoro, in rappresentanza anche del gruppo centrodestra, ha preso la parola durante i lavori dell’assise per chiedere lumi sulla delibera. La proposta di acquisto formulata dalla Provincia è stata formulata in seguito alla comunicazione da parte del Comune di Chiaravalle dell’impossibilità di concedere l’uso gratuito degli immobili in cui sono siti il Liceo scientifico e l’istituto scolastico IPAA in via Foresta. Il nostro dubbio sulla liceità dell’eventuale acquisizione è legato a quanto previsto della legge n.23 del 1996, contenente le norme per l’edilizia scolastica, che all’art. 8 dispone che gli immobili dei Comuni utilizzati come sede delle istituzioni scolastiche sono trasferiti in uso gratuito alle Province. Alla stima calcolata per l’acquisto degli immobili, che ammonta a circa 685mila euro, dovrebbero inoltre aggiungersi ulteriori oneri per la manutenzione, oltre che per gli interventi di ristrutturazione, ampliamento e adeguamento alle norme vigenti. Saremmo davanti ad un evidente rischio di danno erariale se la Provincia decidesse di procedere ad una spesa non dovuta, per di più dopo i pesanti tagli che hanno costretto l’ente ad approvare un bilancio sempre più esiguo. Verrebbe introdotto,inoltre, un pericoloso precedente che darebbe adito a tutti i Comuni di chiedere il trasferimento oneroso di proprietà di edifici scolastici alla Provincia. Forse la volontà del presidente Bruno è quella di trasformare l’ente in una grande agenzia immobiliare? Non siamo contrari ad un legittimo intervento di edilizia scolastica nel Comune di Chiaravalle, ma si potrebbero investire risorse non per acquisire, bensì per potenziare e adeguare le strutture esistenti. A queste domande, durante la discussione in Consiglio provinciale, per di più in assenza del presidente Bruno, nessuno ha saputo fornire adeguate risposte e si è ritenuto, giustamente, di ritirare la pratica. Stiamo valutando, nell’approfondire la questione, l’opportunità di convocare una conferenza stampa per illustrare ulteriori dettagli sull’episodio e per analizzare il quadro politico all’interno del Consiglio provinciale”.