I segretari provinciali Rizzo e Critelli sottolineano ancora una volta la mancanza dell’Atto Aziendale
CATANZARO – Dimissioni del direttore amministrativo dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro.
Le chiedono la “Fials” e la “Nursind – Il sindacato delle Professioni infermieristiche” provinciali di Catanzaro.
I segretari delle due sigle sindacali, Dario Rizzo e Nino Critelli, hanno manifestato il loro intendimento annunciandolo in una comunicazione indirizzata al Governatore della Regione Calabria, al Magnifico Rettore dell’UMG di Catanzaro, al Commissario Straordinario, al Collegio dei Revisori dell’ Azienda Ospedaliero Universitaria “Renato Dulbecco”.
Nel documento, Fials e Nursind richiamano le precedenti richieste di revoca degli atti deliberativi n.68/2024 e n. 82/2024, la delibera n. 84 del 24/01/2024 di revoca della delibera n. 82/2024 e della delibera n. 88/2024 di rettifica della del. n. 68/2024 non esaustiva e prendono atto del verbale dell’incontro del 30 gennaio 2024 da cui si evince da più parti il richiamo alla legittimità (in primis al rigo secondo del verbale) con l’applicazione degli istituti del CCNL senza violare norme di legge e nel pieno rispetto della legittimità degli atti ( righi n. 21 e 22 della seconda pagina del verbale).
Rizzo e Critelli, nel sottolineare la mancanza dell’Atto Aziendale, nonché la definizione dei fondi con atti deliberativi, a sostegno della loro richiesta richiamano «quanto formalizzato nella nota prot. N. 18150 del 27/10/2023 a firma del Commissario Dott.ssa Simone Carbone che nello specifico formalmente così enunciava: “A tal proposito (su una precedente revoca di atto deliberativo), evidenzio innanzi tutto che , come prescritto dall’articolo 18 del Protocollo d’Intesa tra Regione Calabria e Università degli Studi “Magna Graecia” recepito con DCA n. 83 del 15 marzo 2023, la dotazione organica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Renato Dulbecco” sarà definita in sede di stesura dell’atto aziendale , tenendo conto di quanto prescritto dall’articolo 3 del DPCM 24 maggio 2021, nonché dell’organico delle aziende oggetto della fusione e dei rispettivi piani dei fabbisogni».
Non solo, le due sigle sindacali fanno anche riferimento alla nota, protocollo N.0004801 del 07/02/2024 a firma del Direttore Amministrativo nella quale si evincono indicazioni contrastanti a quanto richiamato dal Commissario Straordinario dell’Azienda, alla mancanza dell’Atto Aziendale, alla definizione dei Fondi , al CCNL 2019/2021 nei punti 1,2,3,4 e 6 sottolineando come al punto 3 si esprime una grande criticità non presente oltremodo nei CCNL Sanità».