Se dovessimo inventare un hashtag, potremmo dire che, grazie a Carlo Buccirosso ed al Suo “Il vedovo allegro”, al comunale di Soverato si è realizzato un “#superextrasoldout”!
Posti esauriti per una serata ironica e meditativa : grazie alla scrittura dei testi ed all’interpretazione raffinata, il racconto è scivolato piacevolmente per oltre due ore tra sorrisi e nitidi ed iconoclastici sconfinamenti nelle profondità dell’animo umano. Mattatore sul proscenio il pluridecorato Carlo Buccirosso, garanzia di professionalità e doti artistiche di alto livello. Feeling subito consolidato quello tra attori e pubblico : ritmo incalzante, colpi di scena, dialoghi pungenti e, al contempo, divertenti; un teatro gremito sconfigge anche il
Sanremo radio televisivo confermando come, dopo la pandemia di Covid 19, la gente abbia grande voglia di incontrarsi e scambiarsi sentimenti e sensazioni.
Lele Amoruso e l’amministrazione comunale continuano non sbagliare un colpo nel programmare e realizzare una stagione teatrale con i fiocchi. A Soverato si trova solo il meglio, anche dal punto di vista artistico : il lavoro, la serietà, i sacrifici pagano sempre, confermando come investire in cultura sia scelta giusta e saggia.
Consueta elegante presentazione di Lino Gerace abbinata al servizio di accoglienza impeccabile, a cura dell’Ipssar, Istituto alberghiero di Soverato, nonché ad un servizio di biglietteria adeguato allo standing elevato della serata.
Buccirosso, solo apparentemente burbero, si è dimostrato attore di pregio ed ha rafforzato il rapporto con il pubblico di Soverato che lo ha applaudito a lungo anche ricordando come nella scorsa stagione abbia recitato nonostante avesse da pochi giorni subito un infortunio al piede.
Signori, “benvenuti a Teatro” per godere di un “Vedovo Allegro” intenso, spettacolare, coinvolgente e, alla fine, applaudito per tanti, tanti minuti.