L’intelligenza artificiale sta rendendo più facile la vita dei creatori di disinformazione. Cosa richiamo veramente? Uno studio pubblicato su Science ha dimostrato recentemente che gli esseri umani non sono in grado di distinguere tra tweet generati da ChatGpt e quelli scritti da utenti reali di Twitter. Un fenomeno ancora più preoccupante se in gioco ci sono le libertà, le conquiste democratiche, il voto libero da condizionamenti. Nel 2024 in tutto il mondo due miliardi di persone esprimeranno la loro preferenza. Si voterà in 76 paesi. Saranno cinquanta le consultazioni. A marzo sarà la volta del Cremlino. A giugno saranno chiamati alle urne i cittadini di 27 Paesi europei per rinnovare il parlamento. A novembre voteranno gli americani per dare un nuovo inquilino alla Casa Bianca. La preoccupazione per un voto inquinato dalla disinformazione e dalle fake news è più che semplice fondata. Lo è ancor di più adesso che l’intelligenza artificiale consente di generare testi, immagini, video indistinguibili dalla realtà. abr/
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