Si sono riuniti ieri sera nella sala consiliare del municipio di Vallefiorita alcuni sindaci e amministratori del comprensorio con lo scopo di discutere dell’impatto ambientale dei parchi eolici marini. L’incontro è stato promosso dal sindaco di Vallefiorita Salvatore, dopo che nello scorso mese di dicembre in consiglio comunale il gruppo di opposizione guidato dall’ex presidente della Provincia Enzo Bruno aveva presentato un ordine del giorno sulla «installazione di nuovi parchi eolici, con centinaia di torri, nel mare del golfo di Squillace, da Squillace Lido verso Locri e verso nord, fino a Isola Capo Rizzuto. Tra Squillace e Santa Caterina Ionio dovrebbero sorgere 62 torri alte 282 metri. La realizzazione di questi mega parchi impedirà lo sviluppo del porto di Catanzaro Lido e la costruzione di un porto tra Squillace e Soverato in prospettiva di realizzazione da anni». Oltre a Megna e a Bruno, hanno preso parte alla riunione i sindaci di Amaroni, Gino Ruggiero, di Borgia, Elisabeth Sacco (con gli assessori comunali Virginia Amato e Marco Lapiana), di Girifalco, Pietrantonio Cristofaro, di Squillace, Pasquale Muccari, e di Stalettì, Mario Gentile. Una discussione ampia sull’argomento parchi eolici marini, aperta dal sindaco Megna, il quale ha posto in risalto la necessità di andare per gradi e di accertarsi prima sulla situazione attuale e sullo stato della progettazione, perché, ha detto, «noi abbiamo dei limiti, possiamo fare solo opera di sensibilizzazione delle comunità, muoverci a livello di discussione». Le preoccupazioni e le proprie esperienze in materia sono state illustrate poi dai vari amministratori presenti. Cristofaro ha sottolineato che «gli amministratori sono semplici spettatori, non abbiamo strumenti, ma possiamo fare opera di sensibilizzazione». Sacco ha ribadito che i sindaci hanno poco spazio e che hanno le mani legate. Gentile ha detto che «non vediamo benefici, perciò dobbiamo stringere relazioni tra noi per fare un’azione congiunta». Ruggiero si è chiesto il perché alcune zone d’Italia sono preservate, mentre la Calabria è terra di conquista. «Occorre fare rete – ha aggiunto – con un intento comune per dire no al proliferare dei parchi eolici». Muccari ha proposto di occupare simbolicamente il territorio, mobilitando i cittadini. Il consigliere Bruno, dal canto suo, ha proposto ai sindaci di mettersi a capo delle preoccupazioni dei cittadini, chiedendo interventi concreti all’Anci e ai parlamentari calabresi e alla Regione il mantenimento della moratoria sulle autorizzazioni. «Sarebbe anche importante – ha aggiunto – proporre una nuova legislazione sul piano energetico nazionale». Al termine, il sindaco Megna ha proposto la costituzione di un comitato dei sindaci di tutto il comprensorio, da formalizzare nei rispettivi consigli comunali, coinvolgendo anche il Comune di Catanzaro che ha già preso in esame la problematica, e un’assemblea pubblica con i cittadini sul territorio interessato.
Carmela Commodaro

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