I carabinieri della Compagnia di Locri, hanno dato esecuzione, nei Comuni di Bovalino (Reggio Calabria) e Lamezia Terme (Catanzaro), a due ordinanze di applicazione di misure cautelari personali, emesse dai Gip del Tribunale di Locri e del Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria, su richiesta della Procura di Locri e della Procura per i minorenni di Reggio Calabria, nei confronti di cinque persone, di età compresa fra i 18 e 45 anni e appartenenti al medesimo nucleo familiare, accusati di far parte di un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di ripetuti furti in abitazione, e/o strutture pubbliche o private e ricettazioni. L’attività d’indagine è stata avviata nel marzo 2023 dai Carabinieri della Stazione Carabinieri di Bovalino i quali, a fronte della recrudescenza di furti in danno di private abitazioni e attività commerciali, già nelle prime fasi, attraverso minuziose attività di sopralluogo e analisi del modus operandi delle singole azioni delittuose, avevano ipotizzato la presenza sul territorio di una organizzazione, stabile e duratura, che aveva quale fine comune la commissione di illeciti contro il patrimonio. Le indagini sviluppate hanno ricostruito, infatti, quella che era una vera e propria strategia d’azione degli odierni arrestati: l’organizzazione, con base logistica a Bovalino, agiva di notte, utilizzando autovetture non a loro riconducibili mediante l’apposizione di targhe rubate e, prendeva di mira abitazioni solo occasionalmente abitate, attività commerciali e imprenditoriali, all’interno delle quali si introducevano, forzando con strumenti di effrazione le porte di ingresso. Spesso, prima di effettuare il colpo, erano soliti effettuare ricognizioni, per più giorni, degli obiettivi da depredare.