CATANZARO – La sicurezza e il benessere della comunità al centro dell’azione di vigilanza del Comitato per le Comunicazioni della Calabria attraverso una costante attività di monitoraggio di siti particolarmente sensibili, perché allocati nei centri abitati e/o nelle vicinanze delle scuole e degli ospedali. Il Co.Re.Com. Calabria, quindi, dà un seguito concreto all’accordo siglato con Arpacal e Anci, lo scorso 17 luglio, passando alla disamina delle segnalazioni dei cittadini preoccupati dalla presenza di antenne vicine alle aree residenziali. Il primo sopralluogo è stato effettuato questa mattina nei pressi dell’Istituto Comprensivo Materdomini, con misurazioni condotte da tecnici esperti dotati di strumentazioni avanzate a banda larga. I risultati hanno confermato che i livelli di campi elettromagnetici sono completamente conformi ai limiti stabiliti dalla legge, garantendo così la sicurezza e il benessere della comunità. Gli strumenti saranno comunque lasciati per una settimana H24 a continuare il monitoraggio.
Al sopralluogo hanno preso parte il presidente del Co.Re.Com. Fulvio Scarpino, l’assessore comunale all’Istruzione, Nunzio Belcaro, il presidente del consiglio comunale di Catanzaro, Gianmichele Bosco, i funzionari del Comitato che si occupano del settore, e l’ingegnere Francesco Suraci dell’Arpacal, in rappresentanza del commissario straordinario Michelangelo Iannone. “La Calabria è la prima regione d’Italia a rendere concreta e operativa la legge 36, anche alla luce delle evoluzioni scientifiche e dell’importanza di conciliare e favorire il miglioramento delle connessioni con la tutela della salute – ha sottolineato il presidente Scarpino -. Con questo accordo quadro, a cui seguiranno le circolari applicative, veniamo incontro sia alle esigenze dei comuni, che vanno sostenuti istituzionalmente, sia a quello primario dei cittadini, la cui tutela è imprescindibile – ha ricordato il presidente Scarpino -. Il nostro compito non è solo quello di tutelare la salute dei cittadini, ma prioritariamente dei minori. I dati che emergono dal primo controllo ci lasciano abbastanza tranquilli”. L’ingegnere Suraci ha spiegato che per effettuare le misurazioni è stato acquistato di recente uno strumento a larga banda che misura il segnale in 24 ore. “Facendo una media di 6 minuti, e quindi in una durata complessiva di 7 giorni, ci fa avere un dato più preciso. Con lo strumento che avevamo in dotazione abbiamo già effettuato rilevamenti in questa scuola – spiega ancora -. Abbiamo riscontrato che i valori sono nella norma, abbastanza al di sotto del massimo consentito e anche se ci sono impianti abbastanza vicini alla scuola i valori sono ottimali”. “Abbiamo risposto volentieri all’invito di Corecom e Arpacal per avere la certezza immediata dei risultati e avere rassicurazioni sui dati emersi – ha aggiunto l’assessore comunale Belcaro -. E’ stato importante rilevare che i dati sono nella norma, il diritto alla salute e allo studio in questo caso sono direttamente coinvolti”. A fare eco, il presidente del consiglio comunale Bosco: “Siamo in prima linea per garantire il diritto alla salute, a partire dalle scuole. Dai primi risultati che abbiamo emerge che i dati sono nella norma ma noi proseguiremo insieme al contributo del Corecom e Arpacal con altri controlli, affinché venga sempre garantita la salute di tutti”.