La domenica è un giorno santo, cioè che appartiene a Dio. Questo tempo è necessario per mettere al centro della nostra vita la ricerca di una relazione con Dio. Ricerca che dia un senso a tutto il resto e che permetta di rompere il giogo di schiavitù che ci lega all’opera delle nostre mani.
Santificare vuol dire “riservare” uno spazio speciale per Dio, soprattutto la domenica, per far festa a Lui e con Lui che con la sua Pasqua (passione-morte-resurrezione) ci ha liberati dalla schiavitù del peccato.
La domenica, infatti, è il “Giorno del Signore”, il Dies Domini, da santificare
• con la preghiera,
• l’ascolto della Parola,
• la riflessione personale,
• la carità fraterna,
• il culto della Messa,
• il nutrimento dell’Eucarestia.
• È il giorno che celebra la risurrezione di Cristo, il giorno solenne dell’assemblea cristiana in cui Gesù spezza ancora il pane con noi e comunica il suo amore.
• È l’incontro con la Persona che amiamo e dal quale siamo amati, poiché nell’Eucarestia Gesù ci dà veramente il suo Corpo, il suo Sangue, la sua Parola, il suo Spirito, la sua Anima, la sua Divinità.
È il giorno della fede, in cui comprendiamo che cosa dobbiamo fare per avere la vita eterna.
Tanti lo hanno ridotto a giorno normale.
Ed è davvero bruttissimo dire a Dio padrone del tempo, a Dio che ci dona e ci regala il tempo: “Non ho tempo per te; ho da fare altro!
Dio si riposò il settimo giorno insegnandoci a imitarlo e a ubbidire al suo ordine d’amore. “Dio, nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto. Queste le origini del cielo e della terra, quando vennero creati” (Gn 2,2-4).
È bello pensare che Dio abbia istituito per comandamento il riposo! Come Dio “cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro” (Gn 2, 2) anche ogni uomo e donna, collaboratori dell’opera della creazione, sono chiamati e imitare il Creatore e riposarsi.
È un comando salutare, sia per il corpo che per lo spirito.
Riposano gli animali dopo il lavoro.
Riposa la terra dopo il raccolto.
Riposa la natura dopo la buona stagione.
Dio sa che siamo fragili e che, nello sforzo continuo, il cuore si ammala.
Gli affanni della terra, quando sono eccessivi, sono un pericolo e possono creare effetti sempre più negativi.
Ritorniamo alla messa domenicale per rendere culto a Dio e santificare questo grande giorno del Signore è di incontro con lui.Oggi si rischia di non santificarlo