Conferenza stampa del presidente della Pro loco di Squillace Sandro Mauro, all’indomani della diffusione di un comunicato dell’assessorato comunale al turismo sull’incontro indetto dall’assessore al ramo in municipio con alcuni rappresentanti di associazioni e artigiani locali. Nel comunicato si scriveva testualmente che “artigiani e referenti delle associazioni presenti all’incontro hanno rimarcato l’assenza dei rappresentati della Pro loco, da alcuni anni assente sul territorio, la cui azione, come avviene in tutti i comuni in cui questo ente è presente, dovrebbe dare un importante slancio all’azione di promozione e valorizzazione turistica del territorio”. «La riunione – ha spiegato Mauro – si è tenuta il 27 aprile, la convocazione mi è pervenuta pomeriggio del 26 tramite un agente della polizia urbana. Per il 27 avevo già un impegno come Pro loco a Soverato. Nel comunicato dell’assessorato in cui si fa il resoconto dell’incontro si cita un incontro precedente svoltosi a marzo, al quale però la Pro loco non è stata invitata. Quel che è grave è che l’assessore, nel comunicato, fa intendere che i rappresentanti delle tre associazioni e i due soli artigiani presenti abbiano criticato l’assenza della Pro loco anche da diversi anni sul territorio. Una vera e propria mistificazione. Non solo perché i presenti non hanno detto questo (si sono semplicemente chiesti come mai non c’era la Pro loco alla riunione, e basta), ma anche perché la Pro loco è viva e vegeta ed è presente attivamente a Squillace». Mauro ha, quindi illustrato le varie attività che vengono svolte. «Il nostro ruolo – ha sottolineato – non è esclusivamente organizzare sagre o manifestazioni di piazza, ma puntare a iniziative di carattere culturale, come le passeggiate culturali gratuite (iniziativa che il Comune ha poi copiato impegnando soldi); la collaborazione in un progetto di ricerca, di studio e di valorizzazione scientifico-divulgativa nel territorio di Scolacium e sui luoghi cassiodorei con il Pontificio istituto di archeologia cristiana di Roma; partenariato con l’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace per un progetto sulla vita di Cassiodoro. Non siamo fermi; certo manca la collaborazione con il Comune che non contribuisce come dovrebbe, ma abbiamo in programma altre attività come la ripresa del “Palio del Principato”, impegno per il recupero della chiesa dell’Immacolata e del monastero di Santa Chiara, la ripresa degli studi sulla cattedrale per riportare alla luce la cripta normanna. Anche nelle piccole cose siamo presenti: collaborazioni con l’associazione Ama Calabria e il museo diocesano, la realizzazione di una brochure da consegnare a tutte le scuole della Calabria con l’offerta di un pacchetto per visitare Squillace a soli 9 euro a persona. In ultimo, il servizio civile, in cui la Pro loco è attiva da tempo con la partecipazione di giovani del luogo. Anche su questo l’assessore al turismo ha avuto da dire, chiedendo lumi sull’impegno dei giovani impegnati nel servizio civile a Squillace anche in riferimento ad altri organismi, ignorando che non siamo tenuti a rendere conto al Comune per tali attività, ma ad istituzioni nazionali». Infine, il presidente Mauro ha chiesto al Comune la situazione del contributo ministeriale ottenuto per il recupero della chiesetta gotica, pari a un milione e 200 mila, che sembra si stia per perdere. «In conclusione – ha affermato Mauro – nonostante tutte le criticità espresse, come Pro loco auspichiamo sempre di collaborare con l’amministrazione comunale per la valorizzazione della città».
Carmela Commodaro

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