Vibo Valentia, – E’ durata poco piu’ di tre giorni la fuga di Francesco Olivieri, 31 anni, di Nicotera, accusato di aver ucciso venerdi’ pomeriggio (11 maggio), nel Vibonese, due persone e ferito altre tre. Si e’ consegnato infatti nel carcere di Vibo Valentia dopo che i carabinieri avevano ritrovato ieri in contrada “Colarizzi” del comune di Spilinga la sua Fiat Panda bruciata usata per compiere i gravi fatti di sangue.
Con l’auto il giovane si era infatti portato nella piazza del paese di Limbadi, facendo irruzione in un bar armato di un fucile da caccia con il quale ha aperto il fuoco ferendo di rimbalzo tre persone intente a giocare a carte e che si trovavano sedute ad un tavolino del locale. Quindi la fuga e gli spari ad altra auto parcheggiata sulla pubblica via a Caroni, di proprieta’ di un fratello di uno dei feriti nel bar, e poi l’irruzione armata a Nicotera all’interno dell’abitazione di Giuseppina Mollese, 80 anni, ferita gravemente da un colpo di fucile e morta poche ore dopo in ospedale a Catanzaro. Infine, ancora un’irruzione in un’abitazione di Nicotera dove ha aperto il fuoco ed ucciso sul balcone di casa il 68enne Michele Valerioti.
Poi la fuga, durata piu’ di tre giorni ,e le ricerche del killer estese in tutta Italia, che nel Vibonese hanno visto impegnati anche i “Cacciatori di Calabria”, gruppo speciale dei carabinieri. Sino alla costituzione del killer in carcere dove gli e’ stato notificato il provvedimento di fermo. (AGI)