CATANZARO – Una complessa condizione di diffuso illecito nell’impiego di denaro pubblico in Calabria ed una presenza mafiosa storica, pervasiva e costante mafiosa che è indice di rallentamenti nella spesa. E’ la sintesi della relazione illustrata stamattina in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2023 della Procura regionale della Corte dei Conti della Calabria. Si è registrata una sostanziale continuità della natura e della tipologia delle iniziative illecite per le quali è stata promossa l’azione di responsabilità e una maggiore rilevanza dei danni contestati: come riferito dal procuratore contabile, Romeo Ermenegildo Palma, nell’anno sono stati depositati atti di citazione per l’importo di euro 117.488.961 con un incremento del 48% rispetto al 2021.
Occhi puntati sulla sanità, al centro dell’attenzione “l’ingente flusso di denaro finalizzato, tra le altre, all’integrazione del sistema di infrastrutture ospedaliere con la creazione di nuovi presìdi sul territorio e contestualmente con l’ammodernamento della rete esistente”. Si è, quindi, rilevato l’interesse delle organizzazioni criminali a intercettare tali disponibilità tramite condizionamenti ambientali in fase di aggiudicazione illecita di appalti e subappalti. Il richiamo nel settore sanitario riguarda “irregolarità in materia di accreditamenti e convenzionamento delle strutture private con il sistema sanitario regionale in presenza di palese irregolarità di alcuni sanitari, contemporaneamente alle dipendenze di altre strutture sanitarie e/o assistenziali, in violazione del requisito di esclusività richiesto in sede di accreditamento.
Sempre in materia sanitaria sono emerse ulteriori irregolarità sottese al danno erariale correlate al trattamento economico del personale con indebita corresponsione di indennità o emolumenti non spettanti, o espressione della fraudolenta richiesta di doppi pagamenti a carico del sistema sanitario regionale, fattispecie già conosciuta nel territorio regionale da decenni e che nonostante l’evidenza delle responsabilità e l’attenzione investigativa delle forze dell’ordine, continua a interessare l’attività dell’ufficio del requirente contabile”.
Con riguardo all’utilizzo delle risorse comunitarie, la Procura regionale della Corte dei Conti ha segnalato “l’assenza delle accelerazioni attese e perduranti ritardi nell’uso dei fondi europei e di quelli del programma Next generation Eu e del Pnrr”, a fronte della deroga introdotta dal cosiddetto “Decreto Semplificazione” per favorire la spesa. “Con riferimento al Por 2014-2020- si legge nella relazione – i riscontri lasciano presagire il mancato raggiungimento nel 2023 del target del 100%”.
Dall’intervento del Procuratore contabile – riguardo alle attività promosse grazie alla collaborazione dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di Finanza – è emersa anche la diffusa irregolarità nei lavori pubblici e la crescita dei casi di assenteismo, così come ampia la casistica di segnalazioni in ordine alla indebita percezione di contributi pubblici ottenuta attraverso l’utilizzo di dichiarazioni false del possesso dei requisiti personali per accedere ai finanziamenti. Largamente in uso, anche la prassi di acquisire beni, specie di quelli a più elevata tecnologia, di cui si è accertato il mancato utilizzo.

– foto: xd2/Italpress

(ITALPRESS).

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