“Erasmus” è voglia di scoprire, di imparare, di conoscere nuove culture, è condivisione e scambio di esperienze, è amicizia e inclusione. La meta del viaggio, realizzato nell’ambito della seconda annualità dell’Accreditamento approvato dall’Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire, è stata Volos, in Grecia. Appena arrivati nella città, la sera del 12 febbraio, ben 12 studenti dell’Istituto G. Malafarina, diretto dal professor Saverio Candelieri, accompagnati dai docenti Francesca Migliarese responsabile dell’implementazione delle attività e dai due insegnanti di sostegno Francesco Tassone e Rachele Mesiti, sono stati accolti dalla preside del 5° Ginnasio Kate Garifallou e dalle famiglie che, per una settimana, hanno offerto agli studenti dell’istituto soveratese una squisita ospitalità. Luigi Natale, alla sua prima esperienza Erasmus, racconta: eravamo molto emozionati per questo viaggio, consapevoli dell’immensa storia che questa nazione possiede e dell’eredità lasciata al mondo intero, avendo i greci dettato per secoli canoni di bellezza artistica, dato origine al teatro e alla teoria musicale, nonché creato modelli di organizzazione politica che sono ancora alla base della civiltà moderna. Una storia che si è incrociata con la nostra attraverso quel grandissimo processo di colonizzazione delle coste dell’Italia meridionale (MAGNA GRECIA) che ci ha lasciato tradizioni e molte opere i cui resti, anche se logorati dal tempo, sono ancora ben visibili. Cosi, quando per accoglierci alcuni alunni della scuola hanno intonato canti tradizionali, abbiamo riscoperto la consapevolezza di questo antico legame e ballato tutti insieme, alunni e professori, le loro danze popolari, tra cui la celeberrima Danza di Zorba, vivendo attimi di grande divertimento ed inclusione. E, a proposito di inclusione, uno delle priorità affrontate nel corso della mobilità assieme alla Digitalizzazione, alla Sostenibilità, all’Europeizzazione e allo sviluppo delle Competenze di Base, la delegazione soveratese ha avuto modo di interagire con “Panagiotis Konstantinidis”, campione paraolimpico che, intervistato dalla professoressa Mesiti, ha parlato dell’incidente che lo ha costretto sulla sedia a rotelle e di come abbia accettato la propria disabilità, nella convinzione che quando la strada è difficile bisogna sempre provare a percorrerla. Nell’ottica di una ancora più stretta condivisione, a dispetto delle barriere che, spesso, la società oppone allo sviluppo di tutte le dimensioni della persona, l’istituto greco ha organizzato un’emozionante competizione di basket durante la quale gli allievi hanno gareggiato su sedie a rotelle. La Grecia non è fatta solo di storia, ma anche di bellissimi paesaggi e località famose in tutto il mondo. La delegazione ha visitato una località collinare, Makrinitsa, considerata la terrazza di Volos, ma tra le esperienze più significative vi è, sicuramente, da annoverare la visita al patrimonio dell’UNESCO “Meteora”: uno spettacolo unico al mondo costituito da ben 27 monasteri, un tempo completamente sommersi dall’acqua che, in seguito a terremoti e fenomeni naturali, alcuni monaci eremiti hanno deciso di erigere a luogo di culto in cui la musica sacra si sposa magnificamente con le articolate geometrie dell’arte bizantina. In questo contesto storico-geografico il professor Tassone, esperto geologo specializzato nella pianificazione territoriale, ha tenuto un’interessantissima lezione sui rischi sismici dei territori greci. Quello che rimane di questa bellissima settimana è un bagaglio di conoscenze ed emozioni che accompagnerà i partecipanti per tutta la vita. Alla partenza, i saluti prima di salire sull’autobus non sapevano di amaro, ma di nostalgia, condita con un po’ di tristezza, ma allievata dalla consapevolezza che quello non era un addio, ma un arrivederci.

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