SOVERATO – A poco piu’ di un anno di distanza dall’esordio con il romanzo “Senza farsi notare”, lo scrittore soveratese Pierpaolo Pellegrino pubblica il suo secondo lavoro letterario. “I poematti” è un mix tra romanzo, silloge poetica e saggio, concepito dall’autore con l’idea di mettere ‘in piedi’ una storia ricca di fantasia, dando così vita ad un progetto che Pellegrino custodiva nel cassetto in attesa di darlo alla luce nel momento giusto.
Il poeta statunitense Edgar Lee Masters con “L’antologia di Spoon River”, si domandò durante una passeggiata in un cimitero come le persone defunte via via scorse avessero trascorso e vissuto la propria vita; ed è proprio questa la circostanza che ha innescato in Pellegrino l’idea di scrivere un libro del genere L’opera infatti, come ci spiega lo stesso Pierpaolo, “ha l’obiettivo principale di dar voce alle ‘anime maldestre’ conosciute dal protagonista del libro, lo scrittore Giuseppe Leone, in un misterioso viaggio. Queste anime per l’appunto non sono in grado di scrivere poesie, tuttavia riescono ad interpretarle attraverso il pensiero e la recitazione, ed il fatto che queste vite non siano state vissute bene, caratterizzate cioè da declini e fallimenti, coincide con l’esistenza di Leone il quale, dunque, decide proprio per trarre spunto da queste anime ‘maledette’, di cercarle (trovandole all’interno di un castello di epoca antica) per imparare a sfogare, tramutando in versi (non scritti), i propri insuccessi per attuare una sorta di “restauro” del carattere oramai caduto in rovina a causa degli eventi”. Un obiettivo arduo da realizzare, come ammette lo stesso scrittore jonico, ma che allo stesso tempo saprà incuriosire i lettori e gli appassionati, già piacevolmente colpiti da “Senza farsi notare”, storia con protagoniste altre anime maldestre.“I poematti”, dunque, promette bene e Pellegrino si augura di poter soddisfare, ancora una volta, coloro che intraprenderanno questo viaggio. Da parte nostra un grande “in bocca al lupo”!
Francesco Gioffrè