Con un protocollo d’intesa l’Anpi e la Fondazione Città Solidale Onlus, presieduta da padre Piero Puglisi, hanno realizzato una serie di incontri periodici nelle strutture della Fondazione, in particolare nelle sedi di Squillace Lido e Squillace centro. «L’attenzione particolare – afferma Mario Vallone, presidente del comitato provinciale Anpi Catanzaro – è stata dedicata al Sai di Squillace, struttura che accoglie migranti minori non accompagnati, ragazzi provenienti dal Bangladesh, Pakistan, Egitto, Costa d’Avorio, Mali e Somalia». È già da un anno che le attività d’incontro sono iniziate, attività che mirano alla definizione di “cittadinanza” per ragazzi che sono scappati da gravi situazioni: guerre, violenze, persecuzioni, questioni economiche. Gli incontri programmati si tengono due-tre volte al mese e sono finalizzati alla conoscenza del Paese ospitante, alla conoscenza delle leggi e dei diritti e dei doveri. La carta costituzionale con i suoi articoli, specialmente i primi dodici, quelli fondamentali, ha caratterizzato quasi tutti gli incontri. I ragazzi sono stati attenti ed entusiasti. L’uguaglianza, la solidarietà la scuola, il diritto al lavoro e soprattutto il rispetto della persona, della sua dignità. «Parlare della Costituzione con ragazzi provenienti da altre nazioni – prosegue Vallone – è veramente unico e raro trovare tanto interesse. Oltre al lavoro dell’Anpi riveste una grande importanza la dedizione delle operatrici e degli operatori della struttura con il responsabile Maurizio Chiaravalloti e l’operatore per l’integrazione Francesco Lamanna. Tenendo conto che i piccoli ospiti non parlano ancora bene l’italiano si è ricorso all’aiuto della traduttrice Clara Moniaci». Nell’ultimo periodo gli incontri si sono orientati verso la conoscenza, seppur a grandi linee, alla storia della memoria: giorno 12 gennaio l’incontro con i ragazzi è stato imperniato sulla Giornata della memoria che si celebra il 27 gennaio; l’incontro si è sviluppato sul tema della Shoah e gli altri crimini del nazifascismo. Con l’aiuto di pannelli fotografici i ragazzi hanno avuto modo di conoscere un periodo drammatico della nostra storia, dell’Europa e del mondo intero. La tematica è stata tradotta in più lingue ed ha appassionato i giovani migranti che hanno interloquito con il presidente dell’Anpi Vallone con vero interesse. Gli incontri continueranno ancora «per il perseguimento di finalità del più alto interesse sociale diretti a realizzare la solidarietà e il progresso sociale, il benessere e l’evoluzione dell’uomo e di tutte le persone svantaggiate in ragione di condizione fisiche, psichiche, economiche, sociali, etniche, del sesso o familiari, favorendo la promozione integrale della dignità dell’uomo e della donna, la loro educazione umana, civica e spirituale attraverso ogni intervento culturale, professionale e sociale». I centri d’accoglienza, i servizi, i progetti hanno l’obiettivo principale di un percorso integrato ed inclusivo mirato alla riconquista dell’autonomia individuale, motivo per il quale è essenziale collocare al centro dei servizi le persone accolte.
Carmela Commodaro