Nel territorio delle serre vibonesi i livelli essenziali di assistenza sanitaria non sono garantiti. L’Ospedale di Serra San Bruno è un presidio fondamentale per la salute di decine di migliaia di persone, così come tante altre strutture nella nostra regione. Dobbiamo lottare con tutte le nostre forze per difenderle e potenziarle. Ho presentato al riguardo un’interrogazione al Presidente Occhiuto.
E’ necessario risolvere nel più breve tempo possibile e nel migliore dei modi la problematica situazione dell’Ospedale di Serra San Bruno, in provincia di Vibo Valentia. E’ noto, infatti, come le condizioni del comparto sanitario pubblico nel comprensorio delle Serre vibonesi siano da tempo caratterizzate da innumerevoli criticità, riguardanti un’annosa carenza di strutture, strumenti e personale. L’Ospedale di Serra San Bruno ha una valenza molto importante perchè ricade in un’area interna morfologicamente critica per le tante comunità della zona, con una popolazione di circa 30.000 residenti in comuni di altitudine medio-alta che, soprattutto nel periodo invernale, incontrano rilevanti difficoltà nel raggiungere altre strutture sanitarie. Attualmente anche questo ospedale, come altri in regione, non riesce a garantire i livelli essenziali di assistenza. Si pensi, ad esempio, alla situazione paradossale venutasi a creare riguardo la diagnostica per immagini, laddove per avere la refertazione di un esame è necessario attendere il radiologo, presente solamente in alcuni giorni della settimana, con conseguenze certamente gravi per alcune patologie da trattare con urgenza.
Recentemente il Commissario dell’Asp di Vibo Valentia, durante la Conferenza dei Sindaci, ha comunicato che l’Ospedale di Serra San Bruno rimarrà un ospedale di zona disagiata, ma occorre fare di più e al più presto. E’ necessario bandire subito concorsi a tempo indeterminato per garantire la presenza di tutte le figure previste all’interno di questa categoria di ospedali e di tutti i livelli essenziali di assistenza, a partire dal potenziamento del Pronto Soccorso. Nel frattempo occorrerebbe garantire la prestazione di alcuni servizi anche in remoto, come per esempio la refertazione delle radiografie attraverso l’invio e la comunicazione digitale a distanza tra l’ospedale e il personale i presente in un’altra struttura 24 ore su 24. Così come occorre fugare ogni dubbio riguardo il mantenimento di questa struttura: più volte, infatti, il Comitato di cittadini sorto spontaneamente a difesa del nosocomio serrese ha espresso il timore che l’allocazione della Casa di Comunità all’interno dei locali ospedalieri possa rappresentare il triste preludio alla chiusura dell’ospedale spesso. E’ facilmente comprensibile come una situazione del genere creerebbe enormi disagi in tutto il territorio.
Per questo motivo ho presentato un’interrogazione al Presidente della Regione Calabria e Commissario ad acta per la Sanità, Roberto Occhiuto, chiedendo quali azioni intenda intraprendere per risolvere questa grave problematica e garantire i livelli di assistenza sanitaria all’interno del territorio delle serre vibonesi. L’Ospedale di Serra San Bruno è un presidio fondamentale per la salute di decine di migliaia di persone, così come tante altre strutture nella nostra regione. Dobbiamo lottare con tutte le nostre forze per difenderle e potenziarle.

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