CATANZARO – Un occhio attento e vigile sulla struttura del Centro sociale ubicato nel quartiere Aranceto, dove il Centro calabrese di solidarietà svolge da anni la propria attività di sostegno alle famiglie, prevenzione e contrasto alla povertà educativa, grazie all’installazione del sistema di videosorveglianza da parte dell’Amministrazione comunale di Catanzaro. Un impegno che era stato assunto in occasione di un inquietante episodio di cronaca – risalente all’aprile del 2022- che ha interessato il Centro sociale, mentre gli educatori e gli operatori del Centro Calabrese erano impegnati nelle attività del progetto “Vicino a te”, finanziato dall’impresa sociale “Con i bambini” proprio a contrasto delle povertà educative. A chiusura di un’altra riuscita giornata di lavoro dei “maestri di condominio”, intatti, un minore che si è introdotto nella struttura e prima di scappare, ha esploso un colpo di pistola verso la struttura dove erano ancora presenti gli operatori. “Abbiamo bisogno del sostegno di tutti, a partire delle Istituzioni”, aveva dichiarato la presidente Isolina Mantelli chiedendo l’installazione di un sistema di videosorveglianza che al momento non esisteva. Immediato l’impregno del sindaco pro tempore, Sergio Abramo che riconoscendo il ruolo di presidio sociale ed educativo del Centro calabrese, si dichiarò “pronto ad intervenire con l’installazione della videosorveglianza nelle pertinenze del Centro sociale, proprio al fine di garantire uno strumento di prevenzione ed un valido deterrente contro episodi delinquenziali ed intimidazioni”. Finalmente il momento è arrivato: ieri sono state installate le telecamere, l’Amministrazione comunale in carica, guidata dal sindaco Nicola Fiorita, ha dato seguito agli impegni precedentemente assunti. Il Centro Calabrese di Solidarietà quindi vuole “ringraziare il Comune, ed in particolare l’ingegner Giovanni Laganà, per l’installazione del sistema di videosorveglianza nel Centro sociale di Aranceto che consentirà ai nostri operatori di essere messi nelle condizioni di lavorare in sicurezza in un quartiere che ha bisogno di tutto il nostro impegno, entusiasmo e presenza a sostegno delle fasce più fragili, a partire dai bambini”.