Da Amaroni si leva il grido di don Roberto Corapi, testimone di come bisogna educare le coscienze con parresia e coraggio. «La nostra società – afferma – ormai si sta ammalando sempre di più dell’individualismo. Esso è come il virus che sta contagiando tutti e non risparmia ormai nessuno. Bisogna iniettare subito un vaccino potente ed efficace: questo vaccino si chiama preghiera. Ritorniamo ad occupare il nostro posto nella Chiesa e a rendere sempre bella la nostra fede. È bello mettersi alla scuola di Gesù. Abbiamo bisogno di questo vaccino, la preghiera, per ritornare ad infuocare di passione che brucia per Dio». In una società ormai malata, da Amaroni diventa forte il grido di questo sacerdote della Chiesa in uscita. «Questa brutta malattia del secolo – sottolinea – ti porta a isolarti sempre di più, con il tuo cellulare che ti fa provare una gioia passeggera, perché l’uomo oggi è solo, stanco e deluso. Abbiamo bisogno di cristiani in tutti gli ambiti della società per combattere questa brutta malattia». Rivolgendosi poi a tutte le famiglie, in modo particolare ai genitori, don Roberto si dice convinto sempre di più che se manca la preghiera cresceremo con una generazione incredula e scettica senza rispetto verso la Chiesa, verso gli altri e nemmeno verso Dio. Infine, ironizza con questa domanda e dà anche una risposta: «Sapete dove troviamo questo vaccino contro il virus dell’individualismo? In chiesa solo in chiesa. Ritornate, vi prego, nelle chiese per incontrare il medico, cioè colui che ci inietta questo vaccino: il suo nome è Gesù e lo troverete lì ad aspettare ognuno di voi».
Carmela Commodaro