L’avvicinamento dei cinghiali alle città e ai centri abitati è ormai un problema diffuso in tutta Italia. Gli ungulati rappresentano, infatti, un serio motivo di preoccupazione per gli agricoltori, per gli automobilisti, per i cittadini. Secondo quanto emerso da un’analisi di Coldiretti su dati Asaps nell’ultimo anno è avvenuto un incidente ogni 2 giorni a causa dell’invasione di cinghiali e animali selvatici che non si fermano più davanti a nulla e invadono campagne, città, strade e spiagge mettendo a serio rischio la sicurezza degli esseri umani. In dieci anni il numero di incidenti gravi con morti e feriti causati da animali è praticamente raddoppiato (+81%) sulle strade provinciali e nell’ultimo anno si contano 13 vittime e 261 feriti gravi. Spesso attirati dai rifiuti e dai cassonetti di alcune città, stanno dimostrando un perfetto adattamento al contesto urbano, senza alcun timore reverenziale nei confronti degli uomini. Anche in Calabria tale fenomeno ha raggiunto una dimensione molto preoccupante che esige al più presto una presa di posizione con l’obiettivo di eliminare, o almeno ridurre tale problematica. Per una regione a vocazione turistica come la nostra, la presenza di ungulati può rappresentare anche un danno per gli imprenditori delle strutture ricettive, come segnalatomi da alcuni sindaci e titolari di villaggi sulle coste. Bisogna correre al più presto ai ripari per evitare che anche nelle nostra regione si verifichino eventi tragici. Per questo motivo è necessario che il Governo nazionale e quello regionale si mettano seriamente al lavoro per trovare al più presto delle soluzioni efficaci a quella che è divenuta ormai una vera e propria emergenza. Come è evidente, quanto fatto finora non ha prodotto i risultati sperati.