Si è svolta oggi, 10 Aprile 2018, nella provincia di Catanzaro la celebrazione del 166° anniversario della Fondazione della Polizia di Stato, con il motto celebrativo “Esserci Sempre”.
La celebrazione è stata preceduta ad inizio mattinata, in ricordo dei caduti della Polizia di Stato con la deposizione di una corona alla lapide commemorativa, posta nel cortile del Centro Polifunzionale della Polizia di via Barlaam da Seminara. Il Questore Di Ruocco, i Dirigenti e i Funzionari, alla presenza del Prefetto, si sono stretti in una commossa preghiera in memoria del sacrificio di quanti, a prezzo della vita, hanno contribuito a contrastare la criminalità.
La cerimonia, a cui hanno partecipato le massime cariche istituzionali e religiose, si è tenuta presso l’Anfiteatro del Lungomare Europa di Soverato, ed è iniziata con la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, inviato in occasione della ricorrenza, e dei messaggi del Ministro dell’ Interno e del Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Franco Gabrielli.
Toccante il momento del giuramento sul testo della Costituzione Italiana da parte degli alunni delle quarte classi delle scuole primarie di Soverato, che ha seguito il discorso del Questore, D.ssa Amalia di Ruocco, e la consegna unitamente al Prefetto di Catanzaro , Dr.ssa Francesca Ferrandino delle onorificenze agli appartenenti alla Polizia di Stato particolarmente distintisi in importanti attività operative.
A corollario della mattinata un aereo PSB-10 del V° Reparto Volo della Polizia di Stato di Reggio Calabria ha sorvolato con piroette acrobatiche l’anfiteatro nella fase finale della cerimonia.
Alla celebrazione hanno partecipato con i propri labari le sezioni di Catanzaro e Lamezia Terme dell’A.N.P.S. , che quest’anno festeggia i cinquant’anni dalla sua costituzione e, che nell’occasione ha consegnato delle pergamene al personale che è andato in pensione nel trascorso anno.
Presenti anche i labari delle sezioni locali delle Associazioni Nazionali dei Carabinieri, dei Finanzieri e dei Paracadutisti dell’Esercito Italiano.
Oltre alla città ospitante di Soverato, hanno presenziato anche i labari della Regione Calabria, della Provincia e del Comune di Catanzaro, nonché quelli di molti Comuni della Provincia catanzarese.
Nella splendida e soleggiata location del lungomare di Soverato la giornata commemorativa per l’anniversario della Polizia di Stato si è arricchita con la presenza di circa trecento alunni delle scolaresche di ogni grado di istruzione, di poliziotti e di loro familiari.
Numerose anche le presenze e le visite agli stand dove sono state messe in atto diverse simulazioni operative del Nucleo Artificieri, del Nucleo Cinofili, e della Polizia Postale e delle Comunicazioni, e della Polizia Scientifica, che quest’anno nel suo 90° anniversario è stata insignita della medaglia d’oro al merito civile per l’operato dal Presidente della Repubblica.

Il discorso del questore Di Ruocco a Soverato:

Oggi, in occasione della cerimonia nella provincia di Catanzaro, del 166° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato, ho il privilegio e soprattutto il piacere di porgervi il saluto di tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato di questa provincia e vi ringrazio per la presenza che testimonia la vicinanza alla nostra Istituzione.

Ormai dallo scorso anno, il 10 aprile è il giorno scelto dal nostro Capo, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Franco GABRIELLI, per ricordare l’anniversario della Fondazione di un Corpo di 166 anni ma che il 10.4.198 1, data della pubblicazione in G.U. della Legge 121 del 1981, ha avuto il “Nuovo Ordinamento dell’Amministrazione di P.S.”

Amministrazione al passo con i tempi che sta cercando ancora di rinnovarsi per adeguarsi alle mutate condizioni della società e per fornire risposte sempre più adeguate a istanze di sicurezza sempre più complesse.

Lo spirito che ci anima è: “Esserci sempre”, espressione del sentimento che ci guida ormai da tempo ad essere al servizio dei cittadini, a capirne le esigenze, a soddisfarne le richieste.

E noi anche in questo 2017 a Catanzaro e provincia ci siamo stati, sempre presenti ad ogni chiamata, ad ogni richiesta di aiuto, ad ogni bisogno.

A “vegliare”, come dice l’art. i dei T.U.L.P.S. sulla sicurezza dei cittadini, del Paese. Giorno e notte. 24 ore al giorno ad osservare, a leggere, a studiare, a rimodulare veramente ogni giorno i nostri servizi in relazione a quello che accade.

Presenza costante, continua, silenziosa, e non solo sulle strade fisiche ma anche su quelle virtuali che sono diventate sempre più terreno di scambio, di ogni cosa, tra giovani e meno giovani.

Dallo scorso anno ad oggi, sempre curando la formazione ed il benessere globale psicofisico dei dipendenti, ci siamo presi cura della prevenzione e della repressione.

I delitti sono in calo, come si può vedere anche dai dati forniti nella brochure distribuita, in tendenza con quello che è il trend nazionale, ma la nostra attenzione ed il nostro impegno non sono calati, anzi operazioni ed arresti effettuati dimostrano come quotidianamente, in stretta collaborazione con la Magistratura e con le altre FF.PP., che ringrazio, non venga lasciato nulla di intentato.

Rispetto ai periodi precedenti le attività della Questura e delle Specialità risultano in aumento, sia sotto l’aspetto qualitativo che quantitativo.

Non posso e non voglio tediarvi con sterili elencazioni numeriche, ricordo solo le operazioni Jonny, Filo Rosso, Pietranera.

In un territorio come questo è ovvio che alto è il contrasto alla criminalità organizzata, molte forze vengono impiegate per contrastare quella che oggi è a ragione considerata l’organizzazione criminale più potente del mondo, che ha il monopolio del traffico internazionale di droga, che si infiltra nei nostri Comuni (ricordo che ben 4 in questa provincia sono sciolti per infiltrazione di ‘ndrangheta) ma anche in quelli di molte altre regioni italiane.

Se la ‘ndrangheta è così diffusa, ampia, in contesti diversi e persiste anche difronte a forti azioni repressive, ciò non può che voler dire che ha dimostrato di avere affinità e capacità di dialogo con il potere economico e politico.

Ma qui nella provincia di Catanzaro siamo afflitti da un’altra piaga, responsabile dello spaccio di stupefacenti ma anche della maggior parte dei reati attribuibili alla criminalità comune, la comunità rom.

Le indagini effettuate e quelle in corso non escludono comunque un legame tra questi delinquenti e la ‘ndrangheta.

La loro concentrazione in alcuni quartieri sia di Catanzaro che Lamezia rende difficile la convivenza con la parte sana, porta sempre più tossicodipendenti e delinquenti vari in determinati punti delle città, situazione che grava sulla percezione della sicurezza e che neppure l’adozione di misure di prevenzione riesce a contrastare. Quotidiane e numerose sono le denunce per le violazioni alle prescrizioni imposte.

Ma ciò che è più grave è che in interi condomini e nei vari appartamenti vivono più famiglie i cui componenti madri, padri, nonni, zii, sono pregiudicati e sottoposti a misure di detenzione alternativa o di prevenzione.

Il grave è che vengono lasciati loro i minori, spesso utilizzati, come dimostrato dalle indagini, per i loro traffici illeciti.

Questo è un problema che insieme dobbiamo affrontare e che va risolto. La società tutta, nelle varie componenti istituzionali, deve assumersi la responsabilità del futuro di questi minori, tutelandoli ed assicurando loro un’alternativa di vita concreta al di fuori degli ambienti delinquenziali in cui sono nati e sfruttati.

Altro problema serio è quello del condizionamento che la cultura di ‘ndrangheta ha operato su chi vive in questi territori.

Se voi ci fate caso gli ultimi omicidi che si sono verificati a fine marzo, a distanza di pochi giorni, non hanno riguardato la criminalità né organizzata, né comune ma sono il frutto della cultura della prepotenza, del farsi giustizia da se, del regolamento dei conti personali con la violenza. E questa è la ragione anche di buona parte di atti intimidatori, danneggiamenti, incendi come l’ultimo a Catanzaro Lido nelle prime ore di giovedì scorso.

Violenza che abbiamo registrato anche in occasione delle manifestazioni sportive, in particolare quelle calcistiche. Dopo le violenze avvenute al termine della partita MELFI-CATANZARO del 12.3.2017 a seguito delle quali furono emessi 19 DASPO, i tifosi catanzaresi si sono resi protagonisti di altri episodi di violenza in casa e fuori casa e a seguito ditali atti scellerati sono scattate, grazie al capillare e certosino lavoro della squadra tifoserie, denunce all’Autorità Giudiziaria e sono stati emessi 17 DASPO che si vanno ad aggiungere ad altri 6 emessi a seguito di episodi di violenza nel corso di altre partite in provincia.

Si è in attesa della denuncia all’Autorità Giudiziaria e dell’emissione di conseguenti DASPO da parte della Questura di Reggio Calabria per i fatti accaduti il 18.2 u.s. nel porto di quella città.

Altra grave forma di violenza è quella registrata a Lido la sera del 6 marzo quando 7 giovani, dopo le risse avvenute nei precedenti giorni 2 e 3 marzo, hanno organizzato una specie di spedizione punitiva nei confronti di un cittadino di colore. Il lavoro meticoloso e paziente del personale del Commissariato Sezionale di Lido, attraverso la visione di varie telecamere private, ha portato nel giro di poche ore a smascherare i responsabili e i loro reconditi interessi deferendoli all’Autorità Giudiziaria per lesioni aggravate nei confronti di un cittadino extracomunitario con premeditazione originata da motivi razziali.

E noi Polizia di Stato sentiamo tutta la responsabilità del volerci “Essere Sempre” non solo con la repressione ma con un’intensa e convinta attività di prevenzione ad ampio raggio che non è solo la presenza, come pure è, sulle strade, quelle del territorio e quelle virtuali del web, per effettuare un ulteriore salto di qualità impegnandoci fattivamente a realizzare il passaggio dal “controllo del territorio” al “territorio sotto controllo” sviluppando attività informative sempre più capillari per prevenire la pianificazione di progetti criminali e interrompere fin dalla fase embrionale i percorsi di radicalizzazione e attività di controllo nei vari settori sottoposti a licenze di P.S. per la verifica del corretto svolgimento delle attività nel rispetto della legge e libere da condizionamenti mafiosi.

Controlli sono stati effettuati e sono in corso in vari campi, dalle sale gioco ai compro oro, dalla detenzione in materia di armi, sia per l’accertamento dei prescritti requisiti psicofisici che per valutare la diligenza nella custodia, alle armerie e depositi esplosivi.

Ma la nostra è anche presenza in tante attività di educazione alla legalità.

Noi tutti vogliamo che i giovani crescano competenti e responsabili, forti nell’affrontare le difficoltà della vita, onesti e leali, interessati e partecipi alla vita pubblica, promotori di pace.

Ecco perché anche quest’anno sempre più convinta è stata la nostra presenza nelle scuole per affiancare docenti e genitori nel trasmettere i valori della non violenza, del no alla guerra, alla corruzione, allo sfruttamento.

Abbiamo parlato di regole, di rispetto di se stessi e degli altri, ma abbiamo promosso e aiutato a realizzare corsi per docenti per sviluppare quelle capacità di vita che servono a vivere meglio con se stessi e con gli altri senza ricorrere alla violenza, all’alcool, alle droghe.

Da aprile scorso ad oggi sono stati programmati e in parte già realizzati tre corsi per le scuole ed uno per i detenuti che lo avevano fortemente richiesto dopo aver letto dell’iniziativa sulla stampa.

E voglio ringraziare i nostri partner in quest’opera nella quale credo tantissimo: Regione, Azienda Sanitaria Provinciale, Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale.

Per la prima volta inoltre quest’anno abbiamo vissuto anche la sperimentazione dell’alternanza scuola-lavoro accogliendo nei nostri uffici ‘Immigrazione e Minori gli studenti del Liceo delle Scienze Umane Linguistiche – Artistiche “G. De Nobili” qui presenti oggi con i loro docenti che ringrazio per l’esperienza interessante condotta da ambo le parti.

Prima della conclusione dell’anno scolastico penso che potremmo anche presentare i risultati di questo lavoro insieme.

Ma importante e impegnativo nell’ultimo anno è stato anche il lavoro svolto per trasmettere la convinzione che la sicurezza non la fanno solo le forze di polizia e la magistratura, la sicurezza è un bene troppo grande che si realizza solo se ciascuno da il suo contributo. Ogni singola persona contribuisce rispettando le regole.

Abbiamo coinvolto le Istituzioni, specie dopo i fatti di Torino, al fine di garantire la sicurezza per tutti, nel rispetto anche delle direttive ministeriali richiamanti la normativa vigente. Sindaci e organizzatori di eventi sono stati chiamati a realizzare i loro doveri in materia di Safety. Mi spiace se qualche volta forse siamo apparsi intransigenti, ma per la sicurezza della gente, vi garantisco che lo saremo ancora.

Ringrazio comunque tutti coloro che hanno compreso e collaborato.

E ci siamo stati e ci saremo sempre ogni qualvolta che c’è da promuovere il senso della responsabilità di tutti e di ciascuno per il bene comune. Dobbiamo smetterla di pensare che se le cose vanno male, se c’è corruzione, se c’è la ‘ndrangheta è un problema ed una colpa sempre e solo degli altri.

Se continuiamo a cercare raccomandazioni, se cerchiamo le vie facili per fare soldi, se siamo disposti a fare qualsiasi cosa per un pezzo di potere in più in questa società, se continuiamo a farci giustizia da soli o a cercare sempre il modo per frodare l’altro o lo Stato, questa terra non cambierà, non migliorerà mai. Per fare questo cambio di cultura, si comprende bene, le Forze di Polizia e la Magistratura, da sole non possono farcela.

Occorre un impegno corale, insieme.

E’ il passaggio dall’IO al NOI, l’IO che si supera per diventare NOI, come ben sanno gli studenti che su questo tema hanno lavorato e dopo verranno premiati.

Insomma dobbiamo capire che: insieme c’è più sicurezza.

Prima di chiudere permettetemi di ringraziare tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato ed all’Amministrazione Civile dell’Interno della Provincia di Catanzaro, nonché il personale del Reparto Prevenzione Crimine di Vibo Valentia che quasi quotidianamente ci collabora, che con impegno e responsabilità contribuiscono al funzionamento ottimale di tutti gli uffici, nonostante tante difficoltà, numerosi problemi, gravi carenze, anche quella logistica.

Ancora sono in corso infatti i necessari lavori di ristrutturazione della Questura che vanno seguiti con il massimo impegno per accellerare ogni iter.

Per quanto riguarda gli organici, dopo anni che erroneamente si era ritenuto sufficiente il numero dei dipendenti nonostante pensionamenti, c’è stata una inversione di rotta e grazie ai nuovi concorsi la Questura di Catanzaro entro febbraio 2019 verrà rinforzata a scaglioni temporali in complesso di ben 40 unità.

Saluto e ringrazio le Organizzazioni Sindacali del personale di Polizia e dell’Amministrazione Civile dell’Interno presenti.

Un ringraziamento particolare va al Sindaco di Soverato che ci ha ospitati e che ha contribuito alla realizzazione della cerimonia.

Un grazie anche al gruppo di lavoro creato per l’organizzazione dell’evento costituito sia da personale di polizia che dell’Amministrazione Civile dell’Interno.

Auguri, Donne e Uomini della Polizia di Stato in questo 166° Anniversario che vi prego di estendere con il mio affetto ed il mio ringraziamento anche alle Famiglie, che sostengono tutti i giorni la vostra fatica e spero anche le vostre, le nostre speranze di un mondo migliore.

Grazie ancora a tutti, soprattutto ai nostri concittadini a cui dedichiamo questa giornata di festa.

Viva la Polizia di Sato. Viva l’Italia.

Personale premiato e motivazioni

Nel corso della cerimonia del 166° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato si è proceduto alla premiazione degli appartenenti alla Polizia di Stato particolarmente distintisi in importanti attività operative nell’ambito dei rispettivi uffici.

Complessivamente sono stati concessi n. 2 Attestai di Benemerenza al merito Civile; conferite n. Promozioni per Merito Straordinario; n. 18 Encomi Solenni e n. 16 Lodi.

Le ricompense sono state consegnate dal Prefetto della provincia di Catanzaro, D.ssa Francesca Ferrandino e dal Questore della provincia di Catanzaro, D.ssa Amalia Di Ruocco.

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Pubblica Benemerenza al merito civile concessa al Vice Commissario Mario Perri

motivazione: “ con slancio altruistico, libero dal servizio, mentre si trovava su una spiaggia, interveniva in soccorso di due ragazzi che. A circa trenta metri dalla riva, si erano gettati in mare da un’imbarcazione riempitasi d’acqua a causa dell’aumento del vento e del moto ondoso.

Unitamente ad un bagnino riusciva a raggiugere i malcapitati e a trarli in salvo.

Chiaro esempio di virtù civiche e di senso del dovere”

Sellia Marina (CZ), 13 agosto 2012

Pubblica Benemerenza al merito civile concessa all’Assistente Capo Pietro Rotella

motivazione: “con slancio altruistico, libero dal servizio, interveniva in soccorso di una donna aggrappata alla ringhiera di protezione di un viadotto, con evidenti propositi suicidi.

Avvicinatosi con cautela alla malcapitata, l’afferrava saldamente, riuscendo a farla scendere e, la sorvegliava fino all’arrivo del personale sanitario.

Chiaro esempio di virtù civiche e di senso del dovere”.

Catanzaro, 12 novembre 2011

Promozione per Merito Straordinario concessa all’Ispettore Capo Federico Chirillo

motivazione: “evidenziando straordinarie capacità professionali ed eccezionale intuito investigativo coordinava un team incaricato di svolgere indagini tese all’individuazione di numerosi soggetti, gravemente sospettati di appartenere ad un’associazione camorristica dedita al traffico di sostanze stupefacenti. Nella circostanza, al termine di una complessa operazione di Polizia Giudiziaria, assicurava alla giustizia numerosi pregiudicati dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare a carico di cinquantaquattro (54) affiliati.

Chiaro esempio di abnegazione e senso del dovere”.

Napoli, 27 gennaio 2015

Promozione per Merito Straordinario concessa al Sovrintendente Capo Pantaleone Carito, al Sovrintendente Capo Romualdo Loprete, al Sovrintendente Capo Rocco Morelli e all’Assistente Capo Domenico Riccelli.

motivazione: “evidenziando eccezionali capacità professionali e straordinario intuito investigativo partecipavano ad un team incaricato di svolgere laboriose indagini su un’associazione a delinquere di stampo mafioso, dedita al traffico di sostanze stupefacenti, alle estorsioni e responsabile, altresì, di omicidio.

Nella circostanza raccoglievano importanti elementi di reità che determinavano l’Autorità Giudiziaria procedente ad emettere un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere a carico di trentaquattro (34) soggetti, degli arresti domiciliari per altri undici (11) e che disponeva l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per ulteriori due.

Chiaro esempio di abnegazione e senso del dovere”.

Catanzaro, 14 maggio 2015

Encomio Solenne concesso per la stessa operazione al Vice Questore Aggiunto dott. Angelo Paduano, all’Ispettore Superiore Sostituto Ufficiale di Pubblica Sicurezza Pasquale Rotundo, al Sovrintendente Capo Silvano Battaglia, al Vice Sovrintendente Massimiliano Laloè, all’Assistente Capo Luca Ciriano. Encomio concesso al Sovrintendente Capo Francesco Genovese.

motivazione: “evidenziando spiccate capacità professionali e notevole intuito investigativo espletavano un’operazione di polizia giudiziaria che si concludeva con l’esecuzione di un provvedimento cautelare a carico di quarantasette (47) soggetti, indiziati, a vario titolo, di appartenere ad un’associazione a delinquere di stampo mafioso, dedita alla commissione di molteplici reati”

Catanzaro, 14 maggio 2015

Due Encomi Solenni cocessi al Primo Dirigente dott. Marco Chiacchera

motivazioni: “evidenziando spiccate capacità professionali e notevole intuito investigativo dirigeva un’operazione di polizia giudiziaria che consentiva di trarre in arresto alcuni soggetti, ritenuti responsabili di furti e rapine in abitazioni.

Perugia, 26 maggio 2015

“evidenziando spiccate capacità professionali e notevole intuito investigativo dirigeva un’operazione di polizia giudiziaria che culminava con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di trentasei (36) soggetti, responsabili di associazione a delinquere finalizzata al compimento di reati in materia di stupefacenti.

Perugia, 9 ottobre 2015

Encomio Solenne concesso all’Ispettore Superiore Federico Chirillo

motivazione: evidenziando spiccate capacità professionali e notevole intuito investigativo coordinava un’operazione di polizia giudiziaria che consentiva di trarre in arresto un minorenne, responsabile del reato di omicidio.

Torre del Greco (NA), 8 agosto 2015

Encomio Solenne concesso all’Assistente Capo Coordinatore Emanuele Amato

motivazione: evidenziando spiccate capacità professionali e notevole coraggio espletava un intervento di soccorso pubblico a favore di un soggetto che, per attuare un proposito anticonservativo, minacciava di darsi fuoco con un accendino, dopo essersi cosparso di benzina”.

Palermo, 9 ottobre 2015

Encomio Solenne concesso al Sovrintendente Capo Rocco Morelli e al Sovrintendente Salvatore D’Urso.

Encomio concesso al Vice Questore Aggiunto dott. Angelo Paduano, all’Ispettore Superiore Sostituto Ufficiale di Pubblica Sicurezza Pasquale Rotundo, al Sovrintendente Capo Pantaleone Carito, al Vice Sovrintendente Massimiliano Laloè, al Vice Sovrintendente Domenico Riccelli, all’Assistente Capo Giuseppe Pedullà, all’Assistente Luigi Nisticò, all’Agente Scelto Nicola Varano.

Lode concessa al Sovrintendente Nadia Santelli

motivazione: “evidenziando spiccate capacità professionali ed acume investigativo espletavano una laboriosa indagine di polizia giudiziaria che consentiva di sottoporre a fermo di indiziato di delitto numerose persone appartenenti ad un’associazione criminale attiva in campo nazionale e internazionale, finalizzata alla commissione dei delitti di frode in competizioni sportive”.

Catanzaro, 19 maggio 2015

Encomio concesso al Sovrintendente Capo Francesco Genovese.

motivazione: “dimostrando notevole intuito investigativo e spiccate capacità professionali, coordinava un’attività di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto di un soggetto responsabile di tentato furto ai danni di un esercizio commerciale e resistenza a pubblico ufficiale”.

Pavia, 3 febbraio 2016

Encomio concesso al Sovrintendente Antonio Trapasso e all’Assistente Francesco Demarte

motivazione: “evidenziando notevole determinazione operativa e capacità professionale, si distinguevano in un’attività di polizia giudiziaria che consentiva di assicurare alla giustizia gli autori di una rapina commessa ai danni di un supermercato”.

Catanzaro, 21 dicembre 2015

Encomio concesso all’Assistente Capo Gianluca Cristofaro e all’Assistente Capo Fabio Ubaldo Natangelo.

motivazione: “evidenziando notevoli capacità professionali, si distinguevano in un’attività di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto di un pregiudicato, resosi responsabile di detenzione abusiva di arma da fuoco, ed il sequestro di un fucile semiautomatico con relativo munizionamento”,

Catanzaro, 25 febbraio 2016

Encomio concesso all’Assistente Capo Emanuela Brutto e all’Assistente Capo Salvatore Leggio

motivazione: “si distinguevano in un’indagine di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto di due imprenditori responsabili di aver dato fuoco ai locali che dovevano ospitare la sede della loro azienda, allo scopo di incamerare l’indennizzo assicurativo, approfittando della notevole polizza stipulata a copertura del rischio”.

Evidenziavano nella circostanza, notevole intuito investigativo”.

Catanzaro, 19 febbraio 2016

Encomio concesso all’Agente Scelto Roberto Alcaro

motivazione : “evidenziando capacità professionali ed intuito investigativo espletava un’operazione di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto in flagranza di reato di dieci soggetti responsabili, in concorso, di detenzione e porto di armi clandestine ed armi comuni da sparo nonché di munizionamento.

Napoli, 6 febbraio 2015

Lode concessa al Sostituto Commissario Antonio Serratore, al Vice Sovrintendente Carmine Renzo Burgo, al Vice Sovrintendete Carmelo Vincenzo Morabito Franzè, all’Assistente Capo Giovanni Gigliotti e all’Assistente Capo Silvio Zumpano.

motivazione : “si distinguevano in una indagine di Polizia Giudiziaria che consentiva di assicurare alla giustizia un sodalizio criminale dedito al traffico di sostanze stupefacenti. Davano prova nella circostanza di intuito investigativo e capacità professionale”.

Lamezia Terme, 23 novembre 2015

Lode concessa al Vice Sovrintendente Carmela De Fazio

motivazione : “per l’impiego profuso nell’espletare un’operazione di polizia giudiziaria che consentiva di assicurare alla giustizia un soggetto responsabile di atti sessuali con minore e maltrattamenti contro conviventi”.

Agrigento, 2 ottobre 2015

Lode concessa al Sovrintendente Capo Gaetano Gallo, al Vice Sovrintendente Carmine Renzo Burgo, all’Assistente Capo Coordinatore Antonio Vecchi, all’Assistente Capo Antonio Aloè ed all’Assistente Cap Silvio Zumpano.

motivazione : “per l’impegno profuso nell’espletare un’attività di polizia giudiziaria che consentiva di individuare e trarre in arresto un giovane responsabile di atti intimidatori finalizzati a richieste di carattere estorsivo ai danni di imprenditori commercianti di Lamezia Terme”.

Lamezia Terme, 29 febbraio 2016

Lode concessa all’Assistente Capo Vincenzo Fittipaldi, all’Assistente Capo Nicola Mele e all’Assistente Capo Roberto Valenti

motivazione : “dando prova di capacità professionali si distinguevano in un’attività di polizia giudiziaria che consentiva di assicurare alla giustizia tre persone responsabili di possesso ingiustificato di materiale esplodente di sequestrare 18 quintali di fuochi pirotecnici”.

Cosenza 17 dicembre 2015

Premio in denaro concessa concesso all’Assistente Capo Emilio Procopio e all’Assistente Capo Alfonso Fratto

motivazione : “a seguito di risse avvenute nel quartiere di Catanzaro Lido tra cittadini Italiani e stranieri nel marzo 2018, ponevano in essere una complessa attività di indagine che nel giro di poche ore permetteva di individuare i responsabili e i loro reconditi interessi deferendoli all’Autorità Giudiziaria per lesioni aggravate premeditazione originata da motivi razziali”.

Catanzaro Lido 6 marzo 2018

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