Dopo la segnalazione dell’assessore al turismo di Squillace Franco Caccia, anche il deputato del M5S Paolo Parentela prende posizione sulla vicenda degli orari di apertura dimezzati del parco archeologico Scolacium. Il parlamentare ha chiesto al ministro della Cultura «se non intenda assumere urgenti iniziative di competenza al fine di garantire la più ampia possibilità di visitare il parco archeologico nazionale di Scolacium». L’atto parlamentare, spiega Parentela, «nasce dall’inspiegabile quanto inaccettabile riduzione degli orari e dei giorni di apertura, dall’assurda vicenda della visita di un gruppo di crocieristi stranieri saltata di conseguenza e dalle giuste e più che condivisibili doglianze di Franco Caccia, assessore al turismo del Comune di Squillace». Caccia ha raccontato che il 14 giugno scorso è saltata la visita, anche a Squillace, di un gruppo di sessanta croceristi in gran parte americani per via della nuova programmazione degli orari di apertura del noto sito archeologico. L’escursione a Squillace e nel territorio, dunque, è stata cancellata e così sarà anche probabilmente per le prossime volte. L’assessore Caccia ha fatto sapere che il sito archeologico, come è possibile verificare direttamente dal sito istituzionale ha programmato i seguenti orari di apertura: mercoledì dalle 9 alle 14, unico giorno in cui è possibile la visita di mattina, da giovedì a domenica, salvo imprevisti, accesso previsto dalle 14 alle 20. Il parco Scolacium, dunque, anche durante il periodo estivo, rimarrà totalmente chiuso, mattina e pomeriggio, nei giorni di lunedì e martedì. «Una scelta, quella di limitare giorni e orari di apertura del sito – secondo l’assessore squillacese – che ha già prodotto danni considerevoli. Simili decisioni si commentano da sole ed è doveroso intervenire immediatamente». Nella sua interrogazione, Parentela ha osservato che «il parco archeologico nazionale di Scolacium è bene culturale di primaria importanza» e che «al suo interno si trova tra l’altro il foro, che è visitabile, con la sua singolare pavimentazione in laterizio, la quale, per quanto si legge sul sito internet della direzione regionale musei Calabria, non ha eguali in tutto il mondo romano». Parentela sollecita «il ministro della Cultura Dario Franceschini ad intervenire subito per risolvere il problema, che sta già provocando danni al territorio e in termini di immagine, purtroppo, allo stesso ministero».
Carmela Commodaro