REGGIO CALABRA – Un uomo di 53 anni, Antonio Cuzzocrea, incensurato, è stato arrestato dai carabinieri a Reggio Calabria con l’accusa di essere il responsabile dell’omicidio di Francesco Cuzzocrea, di 62 anni, detto “Nicolino”, imprenditore e cugino del presunto assassino, avvenuto il 20 ottobre del 2019. L’arresto è stato fatto dai militari del Comando provinciale in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Reggio Calabria su richiesta della Procura della Repubblica, diretta da Giovanni Bombardieri. L’omicidio di Francesco Cuzzocrea avvenne in contrada “Rosario Valanidi”, nella zona pedemontana di Reggio Calabria. L’imprenditore fu assassinato con alcuni colpi di arma da fuoco mentre era intento a manovrare l’impianto di irrigazione su un terreno di sua proprietà. In un primo tempo si era ipotizzato che il movente dell’assassinio di Cuzzocrea fosse maturato in ambienti della criminalità organizzata in considerazione del fatto che, in passato, l’imprenditore era stato condannato in via definitiva nel processo “Valanidi” come partecipe della cosca di ‘ndrangheta dei Latella. Dai successivi accertamenti condotti dal Nucleo investigativo dei carabinieri, è emerso, però, che in realtà l’omicidio fosse da collegare a contrasti di natura familiare e, in particolare, alle contrapposizioni che da tempo caratterizzavano i rapporti tra la vittima ed il cugino Antonio Cuzzocrea in relazione alla proprietà di un terreno rientrante nel patrimonio familiare. Da qui l’emissione del provvedimento restrittivo a carico di Cuzzocrea che è stato eseguito dai carabinieri. (ANSA).