
Soverato – Presso l’anfiteatro dell’IPSSAR , diretto dal Dirigente Scolastico, Renato Daniele, si è tenuto il corso di formazione ’’METACOGNIZIONE E APPRENDIMENTO’, in convenzione con l’AID, Associazione Italiana Dislessia, di cui erano presenti le formatrici. Stefania Chiaravalloti e Gennarina Anania. A dare avvio all’incontro, che ha trattato tematiche inerenti i DSA, Disturbi Specifici di Apprendimento, i saluti della vice-preside Annamaria Froio e da Francesca Milasi, referente DSA d’Istituto, la quale ha sottolineato come la propria scuola si adoperi a favorire l’inclusione di tutti gli studenti e a promuovere il loro successo formativo. La Milasi si è anche soffermata sull’insuccesso scolastico degli alunni con DSA che, non è da attribuire solo a difficoltà nelle attività di base, ma anche a una deficitaria capacità di autoconsapevolezza e pianificazione delle proprie strategie di pensiero. I ragazzi con DSA hanno le risorse per compensare il loro disturbo e il raggiungere una consapevolezza dei propri processi cognitivi è fondamentale per trovare le strategie giuste e ottimizzarli. La didattica metacognitiva con gli stili cognitivi, di apprendimento, di insegnamento e le strategie operative, didattiche e valutative, sono stati illustrati dalla Anania, Referente AID nelle Scuole Ambito 1. La sfida con cui l’insegnante si confronta quotidianamente, è quella di attrezzarsi per una declinazione variata dei contenuti e delle forme espressive da sollecitare nel tentativo di venire incontro alle diversità che ha dinanzi a sè. Il docente deve presentare le informazioni in più codici comunicativi, avvalendosi delle possibilità facilitatrici della comunicazione visiva e sopratutto deve conoscere gli stili cognitivi e di apprendimento dei propri alunni, nello specifico dei ragazzi con DSA, per poter promuovere e sostenere i loro canali privilegiati e conseguentemente adottare le strategie didattiche appropriate. La Chiaravalloti ha trattato gli aspetti del DSA in adolescenza, i processi cognitivi e la ricaduta sugli apprendimenti scolastici che si manifestano con la difficoltà a memorizzare ed automatizzare le abilità strumentali di lettura, scrittura e calcolo. Gli studenti con DSA hanno un livello cognitivo nella norma, talvolta anche superiore, motivo per cui non hanno difficoltà ad accedere a livelli di apprendimento superiori a condizione che sia consentito loro di utilizzare strumenti compensativi che gli consentono appunto di compensare le abilità carenti. Un modello di didattica attiva che metta in campo strategie per l’apprendimento volte a rendere protagonista lo studente, rappresenta un ottimo sistema per coinvolgerlo e renderlo consapevole del proprio lavoro e degli strumenti che ha a disposizione per realizzarlo. Un’attenzione specifica a queste abilità può costituire non solo una risorsa molto preziosa in grado di favorire l’inclusione di questi studenti alla vita scolastica ma ha anche ricadute positive sull’approccio allo studio, sulla motivazione e sulle emozioni in gioco nell’apprendimento.
Rosanna Paravati