Convocazione di una seduta di consiglio comunale e destituzione della segretaria comunale dall’incarico di responsabile dell’anticorruzione del Comune. È quanto chiedono i consiglieri comunali di opposizione di Squillace, Oldani Mesoraca, Vincenzo Zofrea (Tuttinsieme per Squillace), Anna Maria Mungo (Squillace in Movimento), i quali si dicono particolarmente preoccupati per le sorti del Comune, a seguito della notizia secondo cui la Procura della Repubblica di Catanzaro, nell’ambito di un’inchiesta su un concorso pubblico svoltosi al Comune di Squillace nella precedente consiliatura, ha chiesto, anche per il sindaco Pasquale Muccari e per la segretaria comunale Giuseppina Ferrucci, il rinvio a giudizio, nell’udienza del prossimo 9 giugno, per i reati di corruzione e concussione. «A tal proposito – scrivono i tre consiglieri – interpretando anche i sentimenti della stragrande maggioranza dei cittadini, abbiamo chiesto al presidente del Consiglio comunale la convocazione straordinaria dell’assemblea per un immediato dibattito pubblico, poiché le gravissime accuse che la Procura ha sollevato nei confronti di amministratori comunali e figure istituzionali, ledono l’immagine ed il prestigio della nostra città, da sempre considerata un faro di civiltà e punto di riferimento, non solo storico». Secondo Mesoraca, Zofrea e Mungo, a conclusione del dibattito, il Consiglio dovrà determinarsi sulla costituzione di parte civile dell’ente, in caso di conflitto d’interessi. I consiglieri Mesoraca, Zofrea e Mungo, inoltre, hanno scritto al vicesindaco con delega alla legalità Stefano Carabetta, evidenziando quanto sia inopportuno che la segretaria Ferrucci «oggi imputata, a seguito della richiesta di rinvio a giudizio, possa continuare a ricoprire il ruolo di responsabile dell’anticorruzione del Comune ed a far parte delle commissioni di gare indette, nell’interesse dell’ente». I tre consiglieri hanno chiesto per questo l’immediata revoca del suo incarico di responsabile dell’anticorruzione comunale, «evitando, altresì, che la stessa possa risultare in futuro componente di qualsiasi commissione di gara indetta dall’ente».
Carmela Commodaro

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