Solenne chiamata della Madonna che scatena il pianto dei fedeli.
Un bagno di folla ad Amaroni, riunita per la tradizionale chiamata della Madonna, predicata da don Roberto Corapi per la prima volta nella comunità amaronese.
Tre momenti molto forti e sentiti con una catechesi, la sua, originale, molto attuale, che arriva dritta al cuore dei presenti e che fa scoppiare lacrime di emozioni.
Il momento della presentazione della croce, legno di amore, legno di benedizione.
“Penso stasera – ha detto – alle tante croci che ogni giorno l’uomo porta sulle proprie spalle. La croce è dono per tutti noi, non la si sceglie. Facciamo attenzione però a non dare noi con le nostre cattiverie croci da portare agli altri. Condividiamo noi carissimi tutti la croce degli altri, solo così sarà più leggera. Come comunità non lasciamo gli altri da soli a portarla, non è giusto”.
Subito dopo viene chiamato Gesù Ecce Homo, trasfigurato dai nostri peccati, dal nostro egoismo, dal nostro orgoglio.
Poi è la volta del crocifisso: don Roberto parla con lui, tra le braccia sue, fa questo dialogo a nome di tutti, dialogo di amore e invoca il dono della pace per il
mondo intero.
Tra canti e preghiere, infine, il grido del “vieni, o Maria” diventa un grido di dolore e di amore, a Maria Addolorata: don Roberto ha voluto a lei consegnare tutte le mamme che soffrono, provate.
A Lei don Corapi ha voluto consegnare tutto il dolore che sta vivendo il mondo intero, con un forte monito che è quello di ritornare ad amare Gesù, il figlio di Dio che muore per salvare l’uomo di oggi corrotto e peccatore.
“Senza Gesù – ha sottolineato don Corapi – non si va da nessuna parte”. Con questa catechesi molto forte don Roberto dà il via alla processione di Gesù morto e della Vergine Addolorata per le vie del paese, prima processione dopo un periodo di pandemia e di sofferenza.
Carmela Commodaro

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