Oggi è terminato lo stato d’emergenza da Covid-19 e il direttore generale della Protezione Civile Calabria, Fortunato Varone, ripercorre i momenti e le azioni cruciali degli ultimi due anni. “Andrà tutto bene. Ricordate questa frase? Ci ha accompagnato per molti mesi durante il 2020. Era la prima fase della pandemia da Covid-19, quando avevamo sottovalutato il virus malefico. Sono arrivati, poi, i vaccini e la nostra regione sembrava rispondere con lentezza. Il 21 febbraio 2021 il cambiamento: la gestione della campagna vaccinale viene affidata alla Protezione Civile Calabria e se nei mesi di gennaio e febbraio erano stati somministrati solo 100 mila vaccini, da marzo a maggio siamo riusciti a raggiungere le 800 mila dosi. Oggi lo stato di emergenza si chiude con 4.080.000 dosi somministrate, di cui oltre il 35%, pari a un milione e mezzo da novembre 2021 ad oggi, grazie all’attenzione e alla determinazione del Presidente Occhiuto e all’imprinting da lui dato a tutti i soggetti coinvolti (Asp, Aziende Ospedaliere, Medici di Medicina Generale, Pediatri di libera scelta e la rete delle farmacie) che ha portato la Calabria ad essere, per diverse settimane, la prima regione in Italia per numero di vaccini somministrati. Le parole segrete sono state Organizzazione, Controllo e Comunicazione. “Organizzazione” perché è stata realizzata una gestione centralizzata e un’attenta supervisione e, quindi, “Controllo” costante, per intervenire tempestivamente in caso di problematiche. E, poi, la “Comunicazione”: comunicare in modo chiaro e trasparente, all’interno dell’organizzazione ma anche e soprattutto all’esterno, ha fatto la differenza. Per questa ragione, abbiamo creato un portale dedicato – rcovid19.it – che ha registrato quasi 22 milioni di pagine visitate. Grazie ad una operatività h24 abbiamo risposto prontamente a tutte le richieste, ai disagi, dubbi e insicurezze. Dall’utente che chiedeva la vaccinazione a domicilio, a chi non riusciva ad effettuare la prenotazione, dai problemi legati al Green Pass a chi voleva vaccinarsi in Calabria e fare le vacanze nel nostro territorio. Perché sì, siamo state una delle prime regioni ad aprire la vaccinazione ai non residenti. Siamo fieri del lavoro realizzato perché abbiamo dato il nostro contributo per scrivere una narrazione diversa della Calabria, fatta di professionisti, di persone preparate che hanno operato senza freni per arrestare la diffusione della pandemia.