Per combattere l’erosione della costa nella zona di Nocera Terinese da oltre due anni sono stati stanziati circa 7 milioni, ma non si è mai proceduto all’affidamento della progettazione e all’avvio dei lavori. La ricostruzione del lungomare e lo sviluppo di un intero territorio non possono più aspettare: “Casi come questo mi preoccupano, una Regione che non riesce a spendere soldi già stanziati per la normale attività amministrativa, come può riuscire a vincere la sfida decisiva della progettazione in vista del PNRR?”. Presentata un’interrogazione all’Assessore Regionale. L’erosione costiera è uno dei grandi problemi della nostra regione. Ad eccezione di poche aree, la maggior parte dei tratti calabresi è colpita da un progressivo fenomeno di arretramento della linea di costa. Per questioni di moto ondoso e agenti atmosferici, la costa tirrenica presenta una maggiore predisposizione rispetto a quella jonica. E’ proprio nella zona centrale del Tirreno, la forza delle correnti e la cattiva gestione della politica hanno prodotto un vero e proprio “disastro”. Un esempio tipico è dato dalla situazione del tratto costiero e, nello specifico, dal lungomare di Nocera Terinese. Inaugurato nel 2010 e lungo circa un chilometro, era stato pensato per una maggiore vivibilità della zona da parte dei residenti e per veicolare uno sviluppo turistico del territorio, attraverso la nascita di attività commerciali e la creazione di un anfiteatro per lo svolgimento di eventi e rappresentazioni artistiche. Più volte minacciato dal mare, in particolare nel 2016, il lungomare è andato interamente distrutto durante una violenta mareggiata nel marzo del 2018 e da quel giorno lasciato in totale abbandono. Ho voluto visitare personalmente il luogo, trovando una situazione desolante e anche pericolosa per l’incolumità dei cittadini, con la presenza di ferri e altro materiale a cielo aperto, senza alcuna delimitazione. Ma il fatto che il recupero di questa importante opera sia stato ignorato per così tanti anni è solo un aspetto, per quanto vergognoso, di questa vicenda. Perché, prima di effettuarne la ricostruzione, occorrerebbe implementare un efficace piano di salvaguardia dei litorali a rischio di erosione, prevenendo nuovi eventi di questo genere. Ebbene, già nel febbraio del 2020 era stato pubblicato un avviso per l’appalto di lavori contro l’erosione costiera (Gazz. Ufficiale Serie Speciale Contratti Pubblici n. 21 del 21 febbraio 2020), con fondi già stanziati a valere sul POR FESR FSE 2014/2020 (Linea di Azione 5.1.1) per 4 lotti che ricadono nella costa tirrenica. Tra questi il lotto tra Gizzeria e la foce del fiume Savuto, per un costo dei lavori pari a 6 milioni e 800 mila euro. Ma in quasi due anni la Commissione non si è mai riunita per l’affidamento della progettazione e il conseguente avvio dei lavori. Tutto ciò è inaccettabile! Ho presentato un’interrogazione rivolta all’Assessore ai Lavori Pubblici chiedendo di conoscere a che punto sia l’iter di affidamento dei lavori relativi al lotto di Nocera Terinese e agli altri in attesa di assegnazione. Non è concepibile, con fondi già stanziati, dover aspettare così tanto per la realizzazione di opere assolutamente strategiche. Un intero territorio, come tanti altri in Calabria, paga questo prezzo in termini di sviluppo turistico e sociale. Casi come questo mi fanno riflettere, ma soprattutto mi preoccupano: una Regione che non riesce a spendere soldi già stanziati da oltre due anni
per la normale attività amministrativa, come può riuscire a vincere la sfida decisiva della progettazione in vista dei fondi previsti dal PNRR?.