Sono giunti la notte scorsa, intorno all’1.30, a Squillace i primi profughi ucraini che hanno trovato sistemazione nei locali dell’ex seminario vescovile. Le stanze assegnate sono quelle precedentemente utilizzate dalla suore carmelitane di clausura che hanno lasciato Squillace nei giorni scorsi. La macchina organizzativa è stata guidata dall’arcidiocesi secondo le indicazioni della Prefettura di Catanzaro. Il gruppo comprende sedici persone tra donne e bambini e un uomo. I profughi dovevano essere di numero maggiore, ma durante il viaggio alcuni di loro sono stati trattenuti altrove. Stamane i responsabili della diocesi si sono recati sul posto per il disbrigo delle pratiche burocratiche legate al permesso di soggiorno dei profughi e per fare una ricognizione sui bisogni primari degli ospiti. L’organizzazione logistica è stata curata dai volontari della protezione civile “Angeli Blu” di Squillace, nelle persone di Franco ed Eleonora Pietropaolo, insieme alle suore carmelitane presenti nella struttura diocesana e ad altri volontari del luogo. Già nei giorni scorsi, intanto, molti squillacesi hanno avviato la macchina della solidarietà, anche attraverso i social, per dare il supporto necessario a queste persone che si sono lasciate alle spalle i teatri di guerra in Ucraina. Anche perché chiunque può dare una mano d’aiuto secondo le necessità delle persone ospiti.
Carmela Commodaro