Sostegno dai sindaci di quattordici comuni del Basso Jonio e da numerosi cittadini e associazioni. Appello di Confesercenti Catanzaro: “Una giusta battaglia”

Crescono le adesioni all’assemblea aperta contro il caro bollette che si terrà questa mattina alle ore 9.30, a Montepaone Lido (nei pressi dell’Urban Market). Tra commercianti, associazioni di categoria, sigle sindacali, sindaci e cittadini, provenienti da tutta la Calabria, si prevede una partecipazione numerosa di manifestanti. Un incontro promosso dall’imprenditore Giovanni Sgrò, ormai noto a livello nazionale, dopo le sue recenti uscite televisive a “Porta a Porta” e sul Tg4, per il suo impegno sul tema dei costi energetici a carico di famiglie, imprese ed enti locali. Non a caso, l’iniziativa si terrà all’interno di una delle sue aziende, in via Nazionale, identificata come “luogo simbolo” dei danni prodotti dagli aumenti in atto che stanno bloccando nuovi investimenti e opportunità di sviluppo, soprattutto nei territori più fragili. Al fianco di Sgrò, già da diversi giorni, si sono schierati gli amministratori di undici comuni del Basso Jonio (Chiaravalle Centrale, Cenadi, Olivadi, Centrache, San Vito sullo Ionio, Gagliato, Argusto, Cardinale, Torre di Ruggiero, Montepaone, Satriano) ai quali, in queste ore, si sono andati ad aggiungere anche Gasperina, Davoli e Sant’Andrea. Ma per domani si attendono ulteriori presenze, con le preannunciate adesioni di altri sindaci dalle province di Vibo Valentia, Reggio Calabria e Cosenza. In prima linea Confesercenti Catanzaro, con il presidente Vitaliano Mongiardo che ha lanciato un forte appello a tutti gli associati “a condividere una giusta battaglia” che andrà a concretizzarsi in un documento-proposta da sottoscrivere unitariamente e inviare al Governo. Sgrò, per questo motivo, ha invitato a partecipare all’assemblea di domani “tutti i consiglieri regionali e tutti i parlamentari eletti in Calabria”. “Le famiglie, così come le imprese e gli enti locali – le considerazioni espresse dall’imprenditore – non possono far fronte, senza significativi interventi strutturali da parte del Governo, a questa problematica enorme. Né appaiono sufficienti i pochi miliardi preannunciati, come intervento tampone, dal Consiglio dei Ministri”.

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