Smascherato un falso medico chirurgo estetico residente a Viareggio (Lucca) che per anni ha fatto interventi di abbellimento su oltre 200 clienti in Toscana girando un po’ per tutta la regione. L’uomo, nato nel 1967 a Soverato (Catanzaro), è stato denunciato dalla Guardia di Finanza per i reati di esercizio abusivo della professione medica e vari fattispecie di falso. E nei suoi confronti è scattato il sequestro di beni, disposto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lucca, per circa 100.000 euro pari al profitto illecitamente guadagnato. Nell’inchiesta risultano indagate altre quattro persone in concorso con il falso medico a cui procacciavano i clienti e mettevano a disposizione i locali per eseguire gli interventi: si tratta di donne residenti a Pistoia, Fucecchio, Forte dei Marmi e Lucca. Le indagini, condotte dalle fiamme gialle del Gruppo di Viareggio, sono state avviate nel febbraio del 2021, quando il finto chirurgo è stato colto in flagranza mentre stava operando all’interno di un centro estetico di Viareggio, intento ad effettuare delle iniezioni sottocutanee di botulino sulla fronte di una cliente. E’ stato accertato che il finto chirurgo estetico avrebbe esercitato abusivamente l’attività medica almeno dal 2010, effettuando numerosi interventi senza alcuna abilitazione non essendosi mai peraltro laureato. Le successive indagini hanno consentito di identificare la vastissima clientela del finto chirurgo, oltre 200 persone, principalmente donne residenti in tutta la Toscana (Viareggio, Massarosa, Camaiore, Pietrasanta, Forte dei Marmi, Massa, Lucca, Barga, Piano di Coreglia, Pescia, Montecatini, Fucecchio, Santa Croce sull’Arno ed altri), ma anche nelle province di Milano e di Reggio Emilia. Dall’inchiesta è emerso anche il ruolo delle quattro donne indagate che procacciavano clienti e organizzavano gli appuntamenti, mettendo anche a disposizione abitazioni, uffici o centri estetici. In svariate occasioni, l’indagato principale è risultato aver effettuato le prestazioni sul divano di alcune abitazioni, sul lavatesta di saloni di parrucchiera o addirittura all’interno di uno studio di un commercialista, senza adottare alcun tipo di precauzione igienico-sanitaria. Dalle indagini è emerso che, dal 2016 al 2021, il finto medico ha eseguito centinaia di prestazioni, che non si sono interrotte nemmeno nel periodo di emergenza sanitaria da Covid-19. Il prezzo pattuito variava dai 150 ai 300 euro, pagati esclusivamente in contanti. Nel corso delle investigazioni è emerso, inoltre, che l’indagato ha comunicato all’ufficio anagrafe del Comune di Viareggio, all’atto del rilascio della carta d’identità, di essere medico chirurgo e per ciò è stato ravvisato anche il reato di falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico. Sulla base delle ipotesi investigative così delineate dalla Procura, fatte salve le successive valutazioni di merito, il gip del Tribunale di Lucca – accogliendo la richiesta avanzata dal sostituto procuratore titolare delle indagini – ha emesso il provvedimento cautelare eseguito in questi giorni dai militari del Corpo della Gdf, pari a circa 100.000 euro dell’illecito profitto ricostruito, sottoponendo a sequestro denaro contante, disponibilità bancarie, gioielli in oro e orologi di lusso (marche Rolex, Zenith, Patek Philippe, Longines), nonché una carta d’identità attestante falsamente la professione medica e strumentazione varia utilizzata per l’esecuzione di interventi di chirurgia estetica. Nella circostanza è stato notificato anche l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di tutti e cinque gli indagati