Nella città di Matarò in Spagna, presso l’Institut Laia L’Arquera, dal 10 al 14 gennaio 2021, ha avuto luogo il terzo
scambio studentesco nell’ambito del progetto Erasmus+ CULTURE IS OUR WINGS.
L’ITT Malafarina di Soverato, presieduto dal dirigente prof. Domenico Agazio Servello, era presente con una
delegazione di 5 alunni, guidati dalle docenti Maria Antonietta Battaglia e Sandra Macrina, coordinati a distanza dalla
referente prof. Savina Moniaci.
A causa delle restrizioni covid, giorno 10 gennaio la consueta cerimonia di apertura ufficiale del meeting si è limitata ai
saluti di benvenuto da parte del team catalano e alla presentazione delle diverse delegazioni di docenti e studenti
provenienti da Italia, Romania, Turchia, Olanda e Spagna.
Le attività didattiche e culturali sono state svolte prevalentemente all’aperto ed hanno coinvolto ed entusiasmato gli
studenti che, suddivisi in gruppi interscambiabili, hanno partecipato ai preparativi della caccia al tesoro, alla ricerca dei
monumenti attraverso piccoli indizi, alla creazione di un piccolo dizionario con i termini degli oggetti da scoprire, scritti in
diverse lingue, al tour della città alla scoperta delle opere moderniste. Matarò, considerata la culla del modernismo,
infatti, custodisce molte attrazioni artistiche, tra cui la prima opera del grande architetto Antoni Gaudì: la cosiddetta Nau
Gaudì che ospita oggi la collezione Bassat di arte contemporanea della Catalunya.
L’interessante caccia al tesoro ha permesso di far conoscere i monumenti principali della città, gli aspetti culturali e
storici: c’è stato un coinvolgimento generale, gli studenti di ogni Paese hanno seguito con interesse gli amici catalani
nello studio delle tradizioni, degli usi e dei costumi della città.
Grande entusiasmo per le due escursioni culturali a Barcellona: il primo giorno sono stati di scena l’Arco di Trionfo, la
magnifica Chiesa di Santa Maria del Mar, la zona del porto con la Statua di Cristoforo Colombo, la Cattedrale, il Barrio e
lo spettacolare Palazzo della Musica che per l’architettura, le decorazioni, i colori, la storia dei musicisti, ha affascinato
tutti i presenti. Il tour è proseguito con la visita alle opere dell’architetto Gaudì: la spettacolare Sagrada Familia, in
particolare, ha consentito alle delegazioni di percepire l’essenza e l’estro dell’artista, ma anche Casa Milà meglio
conosciuta come la Pedrera e Casa Battlò per poi proseguire verso Piazza della Catalogna, La Ramblas e la Boqueria:
l’affascinante mercato ricco di colori, odori e sapori tipici di tutto il mondo.
Suggestiva è stata anche la visita all’antica città di Girona che, con la cinta muraria, il centro storico da dove si diramano
viuzze e sottopassaggi caratteristici e l’imponente Cattedrale con il chiostro, richiama alla mente i centri storici umbri. Gli
studenti con l’ausilio di mappe e con l’aiuto degli alunni ospitanti, si sono avventurati alla ricerca dei monumenti della
bellissima città, rivivendone gli episodi storico-culturali. A coronare la mattinata, una pausa pranzo durante la quale,
dopo aver gustato i piatti tipici del posto, sono stati improvvisati canti e balli appartenenti a tutte le tradizioni dei paesi
partner.
Nella giornata di giovedì, ospiti dell’Institut Laia L’Arquera, gli studenti hanno illustrato le slide delle presentazioni
riguardanti le tradizioni, il folclore e gli aspetti socio-culturali, architettonici, paesaggistici, dei Paesi di provenienza. E’
stato un interessante scambio di notizie, dove sono emerse parecchie affinità a livello linguistico con la Spagna a livello
culinario e di usanze con gli altri Paesi. A conclusione dei lavori, la gentilissima Dirigente scolastica ha consegnato gli
attestati di partecipazione. In serata è stata organizzata la visita presso il laboratorio artistico “Capgrossos de Matarò”,
per vivere attraverso immagini e spiegazioni, l’interessante manifestazione dei CASTELLERS (le torri umane), parte
integrante della cultura e delle tradizioni catalane.
E’ stata un’esperienza entusiasmante che ha stimolato docenti e discenti ad impegnarsi in una formazione permanente
ed a confrontarsi con colleghi e scuole di altri Paesi. Da questa mobilità si è rientrati con una maggiore consapevolezza
di quanto si possa apprendere attraverso gli scambi culturali riguardo a competenze, relazioni, approfondimenti
linguistici, emozioni da rivivere attraverso le centinaia di foto scattate, per fissare i momenti salienti: esperienze di vita
che cambiano il modo di pensare, a livello professionale, sociale, culturale, affettivo e nel segno della costruzione di
un’Europa più unita.
L’ Erasmus ti guida nella scoperta di una vita nuova e di culture diverse, nel capire che non si smette mai di imparare e
che lontano dal nostro Paese, c’è un mondo che vale la pena di scoprire. Alla prossima avventura, con l’augurio sincero
di viverla in piena normalità!
Maria Antonietta Battaglia