Per dibattere sui problemi che assillano il mondo della scuola a Squillace, i rappresentanti dei genitori degli alunni della scuola dell’infanzia, della primaria e della secondaria di primo grado del territorio comunale avevano programmato un incontro con il sindaco, con gli assessori e i consiglieri comunali, il responsabile dell’ufficio tecnico, il dirigente scolastico del comprensivo, i membri del comitato civico Pro Squillace e la stampa, per sabato scorso, di mattina, nella Casa della cultura. Purtroppo all’appuntamento si è presentato, oltre ai genitori, il solo dirigente scolastico Alessandro Carè. Alcuni genitori dei ragazzi di Squillace Lido non hanno preso parte, dicendo di non essere interessati all’istituzione della mensa e di non condividere il metodo scelto per dialogare con l’istituzione comunali. I genitori sostengono che da molto tempo si cerca di risolvere i problemi inerenti gli istituti scolastici e relativi servizi. «È trascorso un altro anno scolastico – sostengono i genitori dei ragazzi – e ci si trova in grande sofferenza per le difficoltà oggettive a livello logistico-operativo e di servizi ai cittadini. Più volte ci siamo riuniti per proporre soluzioni varie, accertato che l’utenza scolastica reclama ormai da tempo, insieme ai rappresentanti dell’istituzione scolastica, la definizione del problema non più rinviabile a causa dell’inadeguatezza delle strutture». L’incontro doveva servire, se fossero stati presenti gli amministratori locali, a conoscere i motivi, le cause, le problematiche reali connesse al mancato avvio dei lavori per l’adeguamento della mensa scolastica e dei relativi locali. Durante l’incontro, tuttavia, il dirigente scolastico Carè ha fatto una disamina della situazione attuale degli edifici scolastici sul territorio, mettendo in evidenza le tante criticità esistenti, mentre i genitori presenti hanno fatto una serie di proposte che saranno portate all’attenzione delle autorità comunali. Erano presenti anche rappresentanti del comitato civico i quali si faranno anch’essi portavoce dei problemi esposti, al fine di trovare una soluzione condivisa.
Carmela Commodaro

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