Il Secondo Consiglio Regionale della legislatura che si è occupato di recepire la Relazione tecnico politica della Vice Presidente Princi, ha proceduto ad approvare l’assestamento di bilancio di previsione della Regione Calabria per gli anni 2021 2023 con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione della minoranza, Il secondo punto all’ordine del giorno, ovvero l’approvazione del programma di Governo che rappresentava il piatto forte di questa seconda seduta è stato rinviato, a dimostrazione che si continua solo apparentemente a rispettare i tempi di un corretto rapporto tra Presidente della Giunta Regionale recepimento delle linee programmatiche di mandato come previsto dallo Statuto Regionale, oggi di fondamentale importanza considerando che per i prossimi anni ci sono da utilizzare oltre dieci miliardi di euro relativi alla programmazione e rendicontazione oltre che utilizzazione delle Risorse del Piano di Ripresa e resilienza, oltre alla rendicontazione delle risorse non utilizzate previste nell’ultimo Quadro Comunitario di Sostegno da Riprogrammare pena il loro disimpegno automatico, con il passaggio da effettuare con il Comitato di Sorveglianza.
Bisogna procedere celermente ad approvare il Bilancio di previsione per evitare l’esercizio provvisorio.
La Richiesta di Contraddittorio da esercitare presso la Corte dei Conti per un definanziamento dei lavori della Diga del Menta che ha generato un buco di bilancio. Anche la Questione relativa all’Afor con 25 mila procedure esecutive non consente scorciatoie considerando il fatto che come per il Corap si poteva procedere con la liquidazione coatta Amministrativa che sospende le procedure esecutive. L’altra difficoltà è rappresentata dalla possibilità d’insediare le Commissioni Consiliari organi fondamentali per velocizzare i lavori, da coordinarsi dalla Conferenza dei Capo gruppi, segno che ancora non c’è la quadra per la distribuzione delle otto Presidenze consiliari. Quindi bisogna constatare che la eccessiva enfatizzazione data alla partenza della legislatura targata Occhiuto non riesce ad ottenere risultati sostanziali specie quando da una parte esiste una ricognizione delle cosiddette partecipate ancora da verificare per ottenere la cosiddetta parificazione della Corte dei Conti, e dall’altra un organo legislativo che non è entrato a pieno Regime. Intanto fuori da Palazzo Campanella i Problemi inesorabilmente si aggravano, quelli purtroppo non aspettano i tempi della Politica.

Felice Caristo

Indietro